Nel 2021, in Italia e nelle zone limitrofe, ci sono stati 16 mila e 95 terremoti. Si parla di una media di un terremoto ogni ora e mezzo. Un numero davvero impressionante. Circa 44 sismi al giorno.
Personalmente non provengo da una zona sismica quindi, prima di trasferirmi a Roma, non avevo mai conosciuto il significato della parola terremoto. Ovvero, il significato lo conoscevo, ma non avevo idea di cosa fosse sentirlo sotto i piedi.
Nel 2009 invece, durante la notte, fui svegliata da un forte rumore di avvolgibili che si muovevano, da ante dell’armadio che sbattevano e da una brutta, bruttissima, sensazione allo stomaco. Il pavimento si muoveva. Stavo vivendo il mio primo terremoto.
Lo ricordo come fosse ieri, così come ricordo la maratona sui vari canali che trasmettevano in diretta i disastri che aveva causato in Abruzzo. Era il sisma che ebbe come epicentro l’Aquila e che portò una devastazione che non avevo mai vissuto da così vicino.
Negli anni a venire, distruttivo al pari di quello dell’Aquila, ci fu quello di Amatrice. Anche quello si sentì benissimo a Roma, e anche quella volta il primo pensiero fu la mia paura, poi ci fu la paura dei danni che la scossa poteva aver causato lì dove era nata.
Il 2021 e i suoi terremoti, in Italia scosse leggere e pochi danni
Da allora fortunatamente non ci sono più stati terremoti così distruttivi, almeno qui in Italia. Durante lo scorso anno infatti tutti gli eventi sismici superiori alla magnitudo 5.0 si sono verificati fuori dai nostri territori.
Per lo più le zone sono state Croazia, Algeria e nel Mare Adriatico. Alcuni di questi si sono però sentiti chiaramente anche sul suolo italiano. Quando accade che ci arrivino delle scosse di questo tipo, il rischio di danni è davvero basso.
Nonostante questo il numero di scosse sul nostro territorio è impressionante. Ben 16.095 terremoti. Probabilmente detto così non fa il suo effetto, ma pensare che significa un terremoto ogni ora e mezzo si, lo fa vedere da un’ottica differente. 4 al giorno.
Il primo terremoto del 2021 si è verificato a Modena. L’ultimo invece a Macerata. La Sardegna, che è la mia regione di nascita, ha il più basso numero di scosse, mentre la Sicilia ha registrato più di 80 terremoti pari o superiori ai 2.5 di magnitudo.
Se prendiamo in considerazione invece tutte le scosse, anche quelle più basse di 2.5, il primato per numero di terremoti va a Marche ed Umbria, che ne hanno registrato rispettivamente 3 mila e 5 mila.
Il terremoto più forte si è invece registrato a Catania, a Motta Sant’Anastasia. La magnitudo fu di 4.3 gradi e per fortuna non ci furono danni strutturali agli edifici e nessun ferito a causa della caduta di calcinacci.
La mappa dell’INGV Terremoti mostra per l’appunto come le scosse dello scorso anno in Italia non siano state, per fortuna, di forte entità, preservando le città e i cittadini dai pericoli che una forte scossa può causare.