I robot e l’intelligenza artificiale possono contribuire a un’agricoltura sostenibile? Alcuni progetti italiani dimostrano l’impatto della tecnologia in questo settore.
IA e tecnologie pensate in ambito agricolo possono portare il settore verso una strada più sostenibile? Sebbene il lavoro nei campi sembri sempre più automatizzato e meno attento al Pianeta, ci sono sviluppi che portano a riconsiderare gli aspetti e gli impatti dell’innovazione applicate all’agricoltura.
Nuovi metodi potrebbero portare a diminuire, anzitutto, l’utilizzo di sostanze chimiche come fertilizzanti e pesticidi che sono molto invasive sulle colture e hanno conseguenze anche sulla nostra salute. Lo sviluppo di sistemi sempre più automatizzati potrebbe aiutare a creare un connubio tra efficienza e produzione avendo come base il rispetto dei cicli e ritmi della terra.
Per questo, i robot e l’Intelligenza Artificiale sono utilizzati sempre di più per elaborare soluzioni attente all’ambiente. Non solo per ottimizzare le coltivazioni nei campi ma anche all’interno delle serre, consentendo tra l’altro un migliore monitoraggio della salute delle piante e limitando lo spreco alimentare.
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Sempre più esperti di tecnologia e automazione, dunque, sono consultati dai governi per trovare soluzioni adatte alle nuove esigenze del settore agricolo ma anche legate alla sostenibilità. In Italia, alcuni progetti sono partiti in via sperimentale per implementare questi aspetti.
Intelligenza Artificiale per un’agricoltura sostenibile
Nel nostro Paese, il settore agricolo è di fondamentale importanza da sempre. Lo sviluppo tecnologico ha permesso di aumentare la produzione e la resa, ma spesso lascia un po’ da parte la sostenibilità. Per questo, l’utilizzo della robotica può rappresentare una grande occasione.
In Italia ci sono alcuni progetti di ricerca che cercano di favorire sistemi di smart-farming. Per monitorare lo stato di salute delle coltivazioni ed elaborare interventi mirati nei campi, il progetto europeo Flourish vede la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale dell’Università Sapienza di Roma per creare una soluzione che utilizza piccoli droni e un robot agricolo terrestre. In questo modo, si raccolgono informazioni sulle colture e si programmano le azioni da intraprendere su aree precise.
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Ancora, è importante fornire un supporto agli agricoltori. Questo viene fornito grazie a piattaforme precise come quelle elaborate dal progetto Smash, cofinanziato dalla Regione Toscana, che ha elaborato una piattaforma robotica in grado di monitorare colture e terreni, analizzare le informazioni e supportare gli agricoltori nella gestione delle colture con interventi ad hoc.
Infine, i robot possono essere utilizzati anche per agevolare fisicamente il lavoro nei campi. Progetti come Vinum-Robot, Prinbot e Grape studiano come creare macchine precise per la potatura delle vigne. In questo caso, l’automazione di alcune fasi del lavoro permette di sgravare gli agricoltori e raggiungere allo stesso tempo un risultato soddisfacente: sia per l’efficientamento della produzione, sia per mantenere le piante in salute.