Un recente sondaggio, condotto da Washington Post e ABC News, rivela che molti americani non hanno cambiato opinione sul cambiamento climatico negli ultimi anni.
Il cambiamento climatico è evidente ormai a tutti: se ne è parlato ampiamente a Glasgow, alla COP26 tenutasi dal 31 dicembre al 12 novembre alla presenza di leader e organizzazioni attive a livello nazionale e internazionale.
La frequenza e la violenza degli eventi estremi é crescente, così come l’innalzamento del livello del mare e gli incendi incontrollati hanno causato danni ingenti a livello globale. Eppure, ci sono ancora persone che non ritengono una priorità parlarne o attivarsi per invertire la rotta.
Secondo un sondaggio condotto dal Washington Post e da ABC News, pubblicato pochi giorni fa quando ancora era in corso la Conferenza sul clima in Scozia, molti americani avrebbero mantenuto la stessa visione di circa 7 anni fa – a fronte dei cambiamenti avvenuti e degli allarmi sempre più frequenti lanciati dagli scienziati.
La maggior parte degli intervistati, tutti di età adulta, riconosce che il cambiamento climatico sia un problema serio. Tuttavia, la percentuale di queste persone si è attestata al 67% come 7 anni fa (ovvero comparando il dato del 2014 con quello del 2021).
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Il cambiamento climatico secondo gli americani
Il sondaggio ha intervistato in modo casuale circa mille adulti americani, contattandoli via cellulare oppure sulla linea fissa. Secondo i risultati, ci sarebbe una differenza per quanto riguarda il partito per cui votano gli intervistati.
Senza voler entrare nel merito della discussione o dell’ideologia politica, ci limitiamo di seguito a riportare i dati del sondaggio.
La domanda posta era molto semplice: “Pensi che il riscaldamento globale, conosciuto anche come cambiamento climatico, sia un problema serio che deve affrontare questo Paese, oppure che non sia un problema serio?”.
La fetta di Democratici che vede il cambiamento climatico come una minaccia esistenziale è cresciuta dall’85% al 95% negli ultimi anni.
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La percentuale di Repubblicani è invece scesa dal 49% al 39%. In generale, per quanto concerne il totale di adulti americani intervistati, si è passati dal 69% (dato del 2014) al 63% (dato del 2015) e infine al 67% (dato del 2021).
Le politiche dell’ex presidente statunitense Donald Trump, non proprio a favore del clima, potrebbero aver influenzato questo dato.
Ad ogni modo, la conclusione del Washington Post pone l’accento sul fatto che gli americani che subiscono maggiormente l’impatto dell’inquinamento, ma senza contribuirvi, sono più portati a pensare che si tratti di un problema serio da affrontare.