Alti livelli di ammoniaca e pesticidi: la ricerca che getta terrore sugli italiani

L’ultima ricerca svolta un mese fa ha mostrato come le acque del Tevere siano altamente inquinate. Ammoniaca e pesticidi, infatti, ammorbano il fiume compromettendone la sua buona salute. 

Un intero anno di ricerche hanno portato alla luce risultati sconvolgenti per il fiume della capitale. Le acque del Tevere, infatti, hanno molti ospiti indesiderati: sostanze organiche come l’ammoniaca, ma anche chimiche come il glifosato, un erbicida usato molto nell’agricoltura e classificato come probabilmente cancerogeno, dopo diversi studi controversi sulla sua natura.

Pestici ed ammoniaca
Fonte: Canva

Un discorso a parte, invece, va fatto per l’escherichia coli, un batterio che può provocare una grave insufficienza renale in bambini ed anziani, le categorie più fragili. L’analisi ha mostrato una concentrazione fuori dal comune nel fiume, ben il 79,8%, un dato che vieta la balneazione per i corsi d’acqua dolci.

Lo studio ha visto coinvolti tanti enti, dall’associazione “A Sud”, al Coordinamento Romano Acqua Pubblica, nonché tanti cittadine e cittadini preoccupati per la loro città. Ma come si è svolta la ricerca? Il report “Giù al Tevere”, dopo un anno di lavoro, ha svolto l’analisi in otto diversi punti della capitale. Gli studiosi hanno analizzato, ad esempio, il potabilizzatore di Roma nord ed il depuratore di Roma sud per cercare sostanze organiche ed inorganiche.

Pesticidi e ammoniaca: la conferma dello studio

Ma l’inquinamento del Tevere non è di ceto una novità. Già l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio aveva evidenziato nel 2020 – dopo una moria di pesci -come l’inquinamento organico fosse un problema serio. Il report, insomma, non fa che confermare una triste realtà. Anche se i dati di Arpa Lazio, secondo il dossier, non sono sufficienti, accusando così anche direttamente la Regione Lazio di investire abbastanza risorse per la salvaguardia dell’ambiente.

Acque contaminate
Fonte: Canva

Tornando a due anni fa, la moria di pesci è stato un pesantissimo campanello d’allarme che ha reso chiaro quanto sia urgente intervenire. Ancora sono ignote le cause della morte improvvisa dei pesci, tuttavia occorrerà ancora fare tanti controlli per capire quanto, come ed in quanto tempo può migliorare la salute del Tevere. I punti più critici sarebbero due al momento: il fiume Aniene ed il depuratore di Roma Sud.

Moria di pesci
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“Occorre continuare a monitorare il fiume non solo per individuare le cause delle morie di pesci, che ricordiamo sono episodi molto gravi e che non dovrebbero mai accadere in un fiume come il Tevere, ma anche al fine di individuare la localizzazione delle morie”, puntualizza lo studio “Giù al Tevere”.

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