Andrea Cisternino è un volontario ed ex fotografo italiano. Da 10 anni vive in Ucraina e ha costruito un rifugio con oltre 400 animali: non vuole abbandonarli.
La storia di Andrea Cisternino è piena di amore e resistenza, è la storia di chi non ha paura di lottare per portare in salvo gli amici animali. Di chi non abbandona nel momento del bisogno, rischiando anche la propria vita.
Andrea Cisternino è un volontario italiano, ex fotografo romano che da oltre 10 anni si è trasferito in Ucraina. Lì ha aperto il Rifugio Italia KJ2, dove si prendeva cura di numerosi animali. Fino a poco tempo fa, la struttura contava oltre 400 animali tra cani, gatti, mucche, maiali, cavalli, pecore e capre.
Poi è arrivata la guerra: l’esercito russo ha invaso l’Ucraina e Andrea si è trovato circondato dai militari. Il rifugio si trova a circa 45 chilometri da Kiev e ha subito le conseguenze del conflitto. In pochi giorni, infatti, Andrea si è ritrovato a dover scegliere tra lasciare la struttura per la sua sicurezza oppure restare con i suoi animali.
E ha scelto di restare. Così, da ormai oltre un mese, Andrea sta vivendo in un vero e proprio stato di emergenza. Molti volontari e associazioni, italiani e nel Paese, sono rimasti in contatto con lui e hanno organizzato i rifornimenti da portargli. Purtroppo, però, all’inizio le strade erano impraticabili per via dei bombardamenti e dei controlli. Dunque Andrea è dovuto sopravvivere, così come i suoi animali, in condizioni critiche.
Aiuti ad Andrea Cisternino
Finalmente, dopo settimane i volontari sono riusciti a fare arrivare ad Andrea i rifornimenti. Gli animali hanno così potuto ricevere cibo e beni di prima necessità, fondamentali per proteggerli e tenerli in vita. Pochi giorni fa, infatti, dall’Italia sono partiti i camion per trasportare la merce fino al rifugio.
Grazie anche alla mobilitazione della Farnesina, è stata dunque condotta con successo l’operazione in collaborazione con l’Enpa, il Comitato UnitiPerLoro, la Sioi e la ong ucraina SaveUkraine.City. Una cooperazione che, duque, ha messo in primo piano la tutela degli animali.
I generi giunti al rifugio comprendono cibo vegano, pet food, farmaci, prodotti per la persona e acqua. Come ha sottolineato Enpa, si tratta di prodotti per Andrea Cisternino e gli altri volontari che “nonostante la guerra, continuano a prendersi cura degli animali“. Per il momento due missioni sono state concluse, ma si teme che il proseguimento del conflitto possa richiederne altre molto presto.