Una bistecca al sangue, o un filetto contro la debolezza? Quante credenze popolari finiscono per rivelarsi delle bugie assurde. La carne rossa è un alimento molto amato dalla popolazione, ma bisogna conoscere le vere conseguenze della sua assunzione.
La carne rossa è apprezzata dalla maggior parte delle persone, addirittura più del pesce. Infatti, capita spesso di avere a che fare con chi non consuma gli abitanti dell’acqua, ma si ciba solo di esseri che vivono sulla terra ferma. Questo già è un grave errore, perché per chi segue un’alimentazione onnivora è bene variare, ma nello specifico bisogna attenzionare alcuni aspetti. Non significa limitarsi a dire che il prodotto in questione se assunto in eccesso fa male, ma di conoscerne le vere proprietà.
La dieta di ognuno è contraddistinta da una serie di coordinate alimentari. In primis, bisogna ben conoscere le reazioni al cibo, quindi ci si deve sottoporre a diversi test medici che indicano la presenza o meno di intolleranze. Queste possono portare del malessere, ma non finisce qui.
Perché è chiaro che mangiare è anche questione di gusto, e non solo di regole. Così, in base anche alle proprie preferenze si finisce per accettare dei prodotti e scartarne degli altri. Credenza comune è che consumare della carne rossa quando si è anemici o ci ci sente deboli, sia la scelta migliore per tirarsi su.
In realtà, non è proprio così, anzi bisogna davvero andarci piano per non causare dei gravi danni.
Da dove subentra questa credenza? Ovviamente, c’è un fondo di verità! La carne contiene buone quantità di ferro, con l’aggiunta del fatto che è più facilmente assimilabile. Infatti, la prima considerazione da fare, è che è vero che assumere questo alimento, rispetto ad altri come i legumi, assimilerà prima proteine e nutrienti fondamentali per la crescita dei muscoli, ma non è tutto.
Infatti, in questo succulento piatto di carne rossa non dobbiamo vedere la fonte migliore di ferro, perché come già citati ci sono anche i legumi, gli spinaci e tanti altri prodotti che fanno raggiungere l’obiettivo in questione, ma c’è di più.
Il mito che la carne in questione ne contenga di più, rispetto a quella bianca, è falso! Se in 100 g di vitello ci sono circa 1,2 mg di ferro, in quella di pollo ce ne sono altrettanti, varia di pochissimo!
Inoltre, è risaputo che per fissare il ferro, quindi alimentarne l’assunzione, bisogna cospargere la carne o gli altri cibi sopra citati, con del limone oppure spruzzare una spolverata di curcuma durante la cottura.
Concludiamo affermando che il prodotto in questione è vero che contiene ferro, ma deve essere pur sempre assunto in quantità moderate per non alimentare lo sviluppo di malattie cardiovascolari o tumori. Infine, non è vero che contiene più ferro, quindi se eliminate la bistecca al sangue, non precluderete la possibilità di stare meglio!
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