La capacità di alcuni organismi di produrre luce è un fenomeno meraviglioso da osservare. In natura sono tanti gli esempi di bioluminescenza, che ha vari scopi.
Si dice che “brillare di luce propria” sia una caratteristica fondamentale delle persone per avere alta autostima ed essere fieri di come si è. A differenza degli esseri umani, però, ci sono molti animali che hanno fatto propria questa espressione e sono in grado di brillare, letteralmente, distinguendosi così da altri organismi.
Un fenomeno affascinante chiamato bioluminescenza, che caratterizza tanti esseri viventi sia del mondo terrestre sia di quello marino, e che non smette mai di stupire. Questa capacità peculiare di alcune specie è infatti presente all’interno di molti vertebrati e invertebrati, che la sfruttano per diversi scopi.
Il principio che sta alla base della bioluminescenza è lo stesso che caratterizza la chemiluminescenza: alcune molecole, prodotte in uno stato elettronico eccitato, emettono energia sotto forma di luce per tornare allo stato fondamentale. Nel caso degli organismi, vi è un enzima catalizzatore detto luciferasi che insieme alla luciferina permette l’emissione di luce.
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Il fenomeno è ben evidente in alcuni animali come le lucciole, che possiamo osservare durante l’estate anche nei nostri giardini, mentre è più difficile in altri esseri viventi che popolano le profondità degli abissi. Inoltre, sono diverse le luci che un organismo può produrre e ognuna avrebbe una differente funzione.
La bioluminescenza negli animali
Per bioluminescenza si intende dunque uno stesso fenomeno, che però si manifesta in modi differenti e presenta altrettante funzioni. Tra i principali colori della bioluminescenza nel mondo animale ci sono il blu, il verde e il giallo. Questi dipendono da dove la specie stessa si è evoluta.
Per quanto riguarda la luce blu, spesso viene emessa dagli organismi che si trovano nelle profondità del mare. La luce verde sarebbe invece diffusa tra gli animali che popolano le coste. Infine, la luce gialla caratterizzerebbe, insieme a quella verde, gli organismi che popolano la terra ma anche l’acqua dolce.
Ma quali sono gli animali che presentano la bioluminescenza? Oltre alle già citate lucciole ci sono numerosi batteri, funghi, insetti, vermi, pesci, meduse, molluschi e crostacei che hanno la capacità di produrre luce. I loro corpi si animano naturalmente di sfumature colorate meravigliose, permettendo loro di adempiere diverse funzioni.
Perché gli animali emettono luce
La bioluminescenza porta indubbi vantaggi agli animali che la presentano. Molte sono, infatti, le funzioni del processo che permette a queste specie di rendersi maggiormente visibili o di illuminare altri organismi.
Ad esempio, le lucciole la utilizzano per comunicare, i pesci per cacciare e i funghi come contro-illuminazione per attirare spore disperse. Ogni organismo ha dunque il suo perché nell’utilizzare la bioluminescenza, ma si possono rintracciare alcune funzioni comuni.
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Tra i principali scopi della bioluminescenza ci sono infatti: tossicità apparente (sembrare velenosi ad altri predatori), difesa (spaventare i predatori), corteggiamento (comunicando prima e dopo l’accoppiamento), adescamento (attirare le prede usando la luce come esca), mimetizzazione nell’ambiente circostante (ad esempio per scappare dai predatori).
Qualunque sia la funzione peculiare di ogni organismo, la bioluminescenza è un fenomeno meraviglioso che non smette di affascinare.