In Francia ancora oggi viene portata avanti un’antica tradizione che, purtroppo, sta scomparendo: l’arte dei giardini galleggianti.
Nella regione francese della Piccarda, con esattezza ad Amiens, esistono ancora oggi dei contadini estremamente legati ad una nobile e antica tradizione.
Si tratta dei giardini galleggianti chiamati Les Hortillonnages d’Amiens. Un’area paludosa che si estende per oltre 300 ettari. In questa zona, così come accadeva anche in passato, vengono coltivati ortaggi e fiori di ogni genere.
All’interno di questi orti paludosi sono presenti dei lunghissimi canali, che arrivano a superare addirittura i 60 chilometri. Tutte le piante si trovano proprio accanto a questa rete, e crescono rigogliose in un luogo davvero affascinante.
Intorno ai giardini galleggianti aleggia anche un’interessante leggenda secondo la quale, gli Hortillonnages, risalirebbero addirittura all’epoca romana.
Fu nel Medioevo che la palude iniziò a trasformarsi in un terreno organizzato e coltivabile. È allora che furono installate le reti di canali che resero le terre altamente fertili.
I contadini iniziarono a coltivarle e a vendere tutto il ricavato nei mercati di Parigi. Ogni hortillons aveva una dimensione differente infatti, c’erano alcuni che possedevano aree davvero molto grandi.
Altri invece, e soprattutto le famiglie, avevano a disposizione un solo orto o al massimo due. Il lavoro veniva, in ogni caso, sempre svolto dai membri della famiglia attraverso l’utilizzo di piccole imbarcazioni.
All’interno degli orti galleggianti vengono ancora oggi coltivati ortaggi, frutta e verdura di ogni genere. Tutta l’area degli hortillons è circondata da pace, calma e tranquillità. È un luogo speciale e l’habitat naturale di moltissime specie animali.
Infatti moltissime delle barchette utilizzate dai contadini, vengono ad oggi sfruttate dai visitatori interessati alla fauna selvatica delle paludi. In particolar modo turisti in cerca di particolari tipologie di uccelli.
Tuttavia, attualmente gli Hortillonages si trovano in una condizione difficile. L’intero settore agricolo è in difficoltà e già di per sé rappresenta un tipo di lavoro estremamente pesante. Coltivare in una palude, con situazioni avverse peggiori come ad esempio nel caso di eventuali inondazioni, rende il tutto ancora più complicato.
Trattandosi di giardini galleggianti, bisogna lavorare necessariamente a bordo di imbarcazioni e non è certo una passeggiata. Inoltre, lo sviluppo dell’agricoltura intensiva e la globalizzazione hanno accentuato le problematiche degli orti delle palude.
Per queste ragioni, la maggior parte dei contadini ha abbandonato gli hortillones. I giardini galleggianti infatti si stanno trasformando in un’antica tradizione che piano piano sta scomparendo.
Alla fine del XVIII secolo c’erano oltre 50 hortillons, ma ora ne restano appena 10. Appartengono quasi tutti ad una sola famiglia e a sostenerli è in particolar modo il turismo.
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