Gli assistenti vocali sono diventati quasi parte integrante della famiglia. Ci ricordano gli appuntamenti, ci ricordano a che ora prendere le pastiglie. Ci dettano le ricette di cucina e rispondono alle nostre domande. Per gli anziani possono essere una compagnia.
Con un utilizzo facile e integrato nella vita di tutti i giorni, gli assistenti vocali sono oramai presenti in quasi tutte le case del mondo. Anche nelle case dei nostri anziani, che riescono ad utilizzarli al meglio.
Una ricerca fatta su 60 Italiani tra i 65 e gli 80 anni, portata avanti dal Centro di Ricerca dell’Università Cattolica e con l’aiuto di Amazon, ha cercato di capire quale fosse il grado di accettazione degli assistenti vocali come Google Home e Alexa.
Il risultato è stato sorprendente. Il 62 % degli intervistati ha affermato di sentirsi meno solo grazie all’apparecchio dato in dotazione e il 98 % ha detto di essere disposto a provare nuove tecnologie per comunicare con i propri cari.
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Il 75 % ha altresì affermato di aver visto addirittura aumentare il proprio stato di benessere nell’interazione con l’intelligenza artificiale. Secondo la professoressa Graffigna, Ordinario di psicologia presso l’Università Cattolica, è un risvolto di grande interesse.
Una più facile interazione con la tecnologia è stata necessaria ai nostri anziani a partire dalla pandemia di Covid-19 che ci ha visti bloccati in casa per buona parte del 2020 e che ancora limita i nostri spostamenti.
Le relazioni famigliari si sono quindi dovute spostare sull’utilizzo di apparecchiature che utilizzano i collegamenti da remoto. Nello stesso tempo le identità digitali si sono fatte sempre più richieste.
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Gli assistenti vocali sono tecnologie che con il solo utilizzo della propria voce portano a termine diversi compiti, dai più semplici come la riproduzione musicale, a quelli un pochino più complessi come la ricerca di notizie in rete, poi lette.
In questo modo chi deve fare i conti con la solitudine è riuscito ad utilizzare questa tecnologia non solo per passare il tempo, ma anche per mantenersi in contatto con le persone care, inviando le chiamate con un semplice comando vocale.
Chi lo ha avuto in casa ha affermato anche di essersi sentito più calmo e rilassato durante le 8 settimane di studio. Lo stato di benessere pare sia perdurato anche per diversi giorni dopo la fine della sperimentazione.
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