La zanzara killer è arrivata anche in Italia. È super resistente al freddo e sembra che stia causando non pochi problemi. Continua a leggere per scoprire di più…
C’è un fenomeno in costante aumento e che sta generando sempre più preoccupazioni. Si tratta dell’introduzione da parte dell’uomo, il più delle volte involontaria, di specie animali o piante che non appartengono al territorio di origine.
Questo avviene principalmente a causa dei viaggi da un continente all’altro, e agli spostamenti di merci proveniente da luoghi differenti. È il caso, ad esempio, della zanzara tigre originaria dell’Asia ma ormai diffusa in tutta l’Europa.
Tuttavia non è la sola specie di zanzara approdata in un territorio straniero poiché, in Italia è arrivata anche un’altra specie ancora più pericolosa.
La dispersione di specie aliene di zanzara è molto frequente perché queste hanno una capacità di adattamento davvero notevole. Riescono facilmente ad adeguarsi anche a condizioni climatiche che mutano costantemente.
Inoltre, per lo sviluppo delle larve è necessario che ci siano ospiti che possano sfruttare per sfamarsi succhiandone il sangue. Una condizione facilmente verificabile in quanto, questi insetti, si accontentano molto facilmente.
A raggiungere la penisola italiana questa volta è stata la zanzara killer. Nello specifico si tratta della zanzara coreana (Aedes koreicus), originaria appunto della Corea e di altre aree sempre situate nell’estremo oriente.
È una specie alquanto pericolosa che si sta diffondendo a macchia d’olio sul nostro territorio. In particolar modo nel Nord Italia, con prevalenza nel Piemonte.
Il suo primo avvistamento nell’area italiana è avvenuto del 2011 in provincia di Belluno. È stata segnalata la sua presenza ad altitudini e condizioni climatiche estremamente avverse. In una zona davvero inadatta alla sopravvivenza della maggior parte di qualunque altra specie di zanzara.
La zanzara coreana a differenza di tutte le altre specie simili nel genere, come la zanzara tigre ad esempio, è in grado di tollerare temperature estremamente basse. Si adatta facilmente al freddo, per questa ragione resiste agli inverni.
Infatti, secondo gli studi effettuati, sembra aver già colonizzato una vasta area di montagna tra il Veneto e il Trentino.
Ad oggi questo pericoloso insetto si sta diffondendo in tutta la penisola. Una situazione causata dalle intense attività di trasporto merci da nord a sud. Senza considera l’ampia disponibilità di habitat idonei alla sua riproduzione presenti in tutto il territorio.
Questo fenomeno è stato studiato attentamente dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano. Sono stati proprio loro a divulgare la notizia attraverso un articolo pubblicato su “Parasites & Vectors”.
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