Un’atleta diventato famoso dopo aver compiuto un viaggio davvero straordinario. Qualcosa di davvero emozionante, continua a leggere per scoprire di più…
Questa è l’emozionante storia di Mario Rigby, un’atleta ed esploratore originario di Toronto, in Canada. È diventato estremamente famoso dopo aver compiuto un viaggio davvero straordinario.
La sua impresa è stata definita “Crossing Africa” che vuol dire attraversando l’Africa… proprio ciò che ha fatto ma, in un modo incredibile.
Nel 2015 Rigby prese un’importante decisione e a testimonianza di ciò riportiamo le sue esatte parole:
“voglio abbattere gli stereotipi che delimitano ciò a cui una persona può aspirare o dove può andare”.
Voleva dimostrare di poter fare qualunque cosa e, ci è riuscito alla grande. Da quel giorno ha iniziato a lottare per riuscire a realizzare il suo sogno. Ha cominciato ad allenarsi con delle camminate di circa 5 chilometri rimanendo nei pressi della sua abitazione.
Gradualmente ha poi aumentato la distanza da percorrere fino a quando non riuscì addirittura a raggiungere alcune province del Canada vicine alla sua città di residenza.
Rigby si è allenato duramente camminando per oltre 35 chilometri ogni singolo giorno. Ha percorso un tratto di 550 chilometri in soli 15 giorni partendo dalla CN Tower a Toronto, fino ad arrivare al Mount Royal.
Ma, nonostante i traguardi raggiunti, l’obiettivo di Mario era ben più grande di questo e così, a Novembre del 2015, prese un aereo e volò diretto a Città del Capo, in Sud Africa.
Da lì iniziò il suo lungo, vero e straordinario viaggio. Ha attraversato il Mozambico, il Malawi, la Tanzania, il Kenya, l’Etiopia, il Sudan e l’Egitto percorrendo ben 12.000 chilometri. Partito da Città del Capo, arrivando fino a Il Cairo, ha attraversato otto Nazioni a piedi concludendo il suo sensazionale tour nel 2018.
Ha camminato sempre a piedi, facendo affidamento solo ed esclusivamente sulle sue gambe.
Mario, raccontando del suo emozionante viaggio, ha spesso ammesso di essere stato accolto con molta gentilezza in quasi tutti i villaggi africani che ha visitato. Nessuno si è mai tirato indietro offrendogli sempre un alloggio sicuro in cui poter passare la notte.
Anche in posti in cui non vi erano locande oppure hotel, gli abitanti del luogo lo ospitavano nelle loro case senza alcun problema. Rigby è rimasto molto colpito dall’ospitalità di quella gente infatti, nonostante avesse progettato di compiere l’impresa da solo, in realtà non lo è mai stato davvero.
L’atleta canadese è riuscito a portare a termine un viaggio eccezionale e a realizzare uno dei suoi più grandi sogni, cose che ha dichiarato anche durante un’intervista dicendo:
“Per me è stato qualcosa che avevo sempre voluto fare, fin da quando ero bambino: volevo esplorare, essere un avventuriero. Quello che mi ha sorpreso di più in realtà è stata l’ospitalità degli africani. È stato incredibile.”
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