La Grande Barriera Corallina continua a sbiancare. Un segnale triste che riflette quanto la salute del mare sia oramai in condizioni precarie. Se questa meraviglia dei mari dovesse sparire sarebbe una vera tragedia.
Ci risiamo. La Grande Barriera Corallina continua con i suoi fenomeni di sbiancamento. Ne abbiamo già parlato e, purtroppo, siamo qui a toccare di nuovo un argomento preoccupante e profondamente triste. I coralli, infatti, quando sbiancano, muoiono.
La colpa è da addebitarsi ai cambiamenti climatici che stiamo vivendo. Infatti è in seguito ad un’anomala e lunga ondata di temperature molto più calde del dovuto, che i coralli hanno ricominciato a morire. Questo perché l’acqua si è troppo surriscaldata, uccidendoli.
Se le temperature fossero tornate entro un breve periodo a quella stagionale, questa moria si sarebbe potuta evitare. Purtroppo però, quando finalmente è tornata ottimale, la maggior parte dei coralli erano ormai morti.
L’idea che questa meraviglia della natura possa andare persa è terribile. Il solo pensiero di aver rovinato con le nostre stesse mani un ecosistema delicato come quello del nostro Pianeta non dovrebbe farci dormire la notte. Purtroppo invece dormiamo ancora troppo bene.
Quando è iniziato il fenomeno dello sbiancamento della Barriera Corallina e perché
La prima volta che questo fenomeno è stato osservato è stato nel 1998. Gli episodi si sono poi verificati con più frequenza nel 2002, nel 2016, nel 2017 e nel 2020. Fino ad arrivare a quest’ultimo, risalente a soli pochi giorni fa. Questo è quindi il sesto.
La Grande Barriera Corallina australiana si estende per ben 2300 km ed è la più grande esistente al mondo. È composto da 2900 barriere singole e 900 isole. Il tutto sparso su una superficie pari a 348900 km². Un numero di coralli praticamente immenso.
Ma la sua non è solo una grande bellezza. È infatti un ecosistema molto importante per la vita marina, in quanto ospita un grande numero di specie animali, che vive e si riproduce tra i coralli. Venendo loro a mancare, tante specie seguirebbero la stessa tragica sorte.
Purtroppo a causa dell’innalzamento delle temperature dovute alla grande crisi climatica che abbiamo contribuito a creare, sempre più zone di questa fantastica opera d’arte naturale sta morendo pezzo dopo pezzo.