E’ ancora lunga la strada per arrivare a una piena mobilità sostenibile. Partendo dalla scelta della propria auto, si può aiutare a ridurre le emissioni di CO2.
In Italia si va sempre di più verso una mobilità sostenibile. Già prima dei Decreti Rilancio elaborati durante le pandemia, gli incentivi statali per acquistare un’auto elettrica o ibrida avevano spinto molti consumatori a scegliere questi veicoli: meno inquinanti e dalle ottime prestazioni, grazie anche all’avanzamento della tecnologia di questo mercato negli ultimi anni.
Ormai praticamente tutte le case automobilistiche propongono numerosi modelli di auto elettriche o ibride, nell’ottica di sensibilizzare i cittadini alla smart mobility. E’ davvero questo, quindi, il futuro della mobilità su quattro ruote?
L’elettrico corre veloce
Nel 2020 il mercato delle auto elettriche è cresciuto sia in Europa, che lo scorso anno ha superato la Cina con 1,2 milioni di veicoli immatricolati in più e un aumento del 137% sul 2019, sia nel nostro Paese. In Italia, infatti, nel 2020 sono stati registrati 59.946 veicoli elettrici in circolazione: un impressionante +251% sull’anno precedente.
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I dati di crescita della mobilità sostenibile in Italia sono confermati anche da Motus-E, associazione che si occupa di monitorare il mercato elettrico nel nostro Paese. Secondo le l’ultima analisi di mercato di luglio 2021, nel mese di giugno ci sarebbe stata una crescita nelle vendite di auto elettriche e ibride del 208,22% rispetto a luglio 2020.
D’altronde, anche la Commissione Europea ha recentemente proposto un obiettivo molto ambizioso ma allo stesso tempo necessario per tutti i Paesi membri: la vendita di veicoli esclusivamente a zero emissioni dal 2035. Una soluzione proposta nell’ambito del piano “Fit for 55” per ridurre le emissioni di CO2 e combattere i cambiamenti climatici.
Colonnine di ricarica fondamentali
Il futuro della mobilità sostenibile dipenderà anche dall’infrastruttura presente sul territorio. Per questo, le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici sono fondamentali per diffondere la cultura della smart mobility tra i cittadini.
Secondo quanto riportato da Motus-E a ottobre 2020, in Italia ci sarebbero circa 8.500 infrastrutture di ricarica e circa 16.700 punti di ricarica. Inoltre, le infrastrutture di ricarica sarebbero presenti per lo più nel Nord Italia e vengono maggiormente installate nelle città metropolitane (30% della rete); proprio il Nord Italia vanta anche un maggiore numero di garage o posti auto privati (63%) che però si trovano prevalentemente in città minori e zone suburbane.
Anche l’energia che alimenta le colonnine di ricarica è un punto molto importante da considerare per una mobilità sostenibile. Infatti, per essere pienamente “virtuosa” l’energia dovrebbe essere pulita ovvero provenire da fonti rinnovabili.
Tanti sono, dunque, i passi da compiere ancora per arrivare a una mobilità completamente green. Innanzitutto è fondamentale considerare come la vera svolta nella mobilità si potrà ottenere puntando su una prospettiva completamente differente nell’utilizzo del mezzo privato e nell’implementazione di una rete di mobilità sostenibile, privilegiando mezzi pubblici e condivisione dei mezzi, alla considerazione del mezzo come servizio.
Tuttavia, dai dati evidenziati, si comprende come ci si stia muovendo nella giusta direzione…almeno nel mercato dell’automotive.