Una novità che è stata decisa da un decreto regio per combattere l’inquinamento prodotto dai rifiuti e spingere gli acquisti sfusi. Ecco il provvedimento.
A partire dal 2023, ci sarà una novità green per un Paese europeo in merito alla vendita dei prodotti imballati nella plastica. La decisione è stata presa tramite un decreto regio che vuole, appunto, ridurre l’inquinamento generato dai rifiuti dei negozi e supermercati.
L’intento è anche quello di invitare i consumatori ad acquistare i prodotti sfusi, senza l’utilizzo quindi di plastica che poi verrebbe gettata inevitabilmente nel cestino una volta conclusa la spesa. In particolare, si vuole anche combattere l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica.
Si tratta della Spagna, Paese molto attento alla sostenibilità: con il decreto regio del governo che riguarda imballaggi e rifiuti, in attesa di approvazione da parte del Ministero della Transizione Ecologica spagnolo, si andrà a vietare la vendita di frutta e verdura in contenitori di plastica.
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Il nuovo decreto regio
La misura dovrebbe entrare in vigore nel 2023 e riguarderà i lotti che pesano meno di 1.5 chilogrammi. Al momento si tratterebbe solo di una prima bozza, che il governo starebbe completando, ma secondo quanto è stato riferito dalla stampa spagnola dovrebbe recepire anche le diverse direttive europee che verrebbero così integrate nella legge in Spagna.
Ad ogni modo, sarà l’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e la nutrizione a stabilire quali prodotti nello specifico rientreranno nella nuova misura. Un provvedimento che, come detto, riguarderà anche l’acqua: il decreto invita infatti le amministrazioni locali a installare maggiori fonti di acqua potabile nei luoghi pubblici, ma anche a proporre soluzioni alternative alla vendita di bevande confezionate.
Secondo quanto riferito, tra gli obiettivi generali del regio decreto c’è ridurre del 50% la vendita di bottiglie di plastica per bevande entro il 2030 e far sì che il 100% dei contenitori che vengono immessi sul mercato siano riciclabili.
L’esempio della Francia
La Spagna non è il primo Paese europeo a introdurre il divieto della vendita di frutta e verdura confezionata in contenitori di plastica. In Francia, infatti, è già pronta una bozza di decreto che obbliga a non utilizzare imballaggi in plastica per i prodotti ortofrutticoli freschi non trasformati.
Il provvedimento si inserisce nel Piano per l’economia circolare, in particolare sarebbe una vera e propria legge anti-rifiuti, e dovrebbe entrare in vigore a partire da gennaio 2022. La misura non si applicherà però ai sacchi di frutta e verdura da 1,5 chilogrammi e agli ortofrutticoli che presentano un rischio di deterioramento se venduti sfusi. Inoltre, sono previste deroghe per le piccole quantità fino al 2026.
Insomma, dalla Francia e dalla Spagna stanno arrivando tentativi concreti di intervenire nella prevenzione della produzione di alcuni tipi di rifiuto attraverso la definizione prassi che conducano ad una sostenibilità sempre più marcata anche all’interno dei negozi e supermercati. Si battono, in particolare, per combattere la grande quantità di rifiuti generata ma anche l’utilizzo dalla plastica. Un esempio di intervento anche per altri Paesi.
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