La geniale bevanda che rispetta l’ambiente: è infatti in grado di “catturare” più anidride carbonica di quella che produce. Il colore blu è dato dall’utilizzo dell’alga spirulina.
Vi siete mai chiesti qual è l’impronta ecologica di una bibita gassata? Queste bevande fanno uso della CO2 rifornendosi dall’industria chimica, la quale produce anidride utilizzando i combustibili fossili. Ecco che, quindi, quando beviamo una bevanda frizzante sappiamo che non stiamo aiutando il pianeta.
Sono sempre di più le aziende che cercano di essere sostenibili, sia nell’utilizzo delle materie prime sia nei processi produttivi. Un bell’esempio per quanto riguarda il settore delle bibite gassate è “Ful“, una speciale bevanda a base di alga spirulina che aiuta la Terra.
Si tratta di una bibita di colore blu: questo è dato proprio dalla presenza della spirulina, che è appunto blu-verdastra. Già da tempo, questa tipologia di alga è considerata molto amica dell’ambiente. Sono molti i prodotti a base di alga spirulina, infatti, che cercano di aiutare il pianeta.
Ma perché questa bevanda è sostenibile? Anzitutto, questa bibita blu green è stata ideata da un gruppo di ricercatori in ambito food e da alcuni attivisti per il clima. Insieme, hanno pensato a un processo ecologico per poter estrarre i nutrienti dall’alga spirulina.
Bibita amica del pianeta
“Ful” è stata realizzata da un’azienda dei Paesi Bassi e si presenta come appartenente a una nuova categoria di cibo: “climate positive“. La spirulina, infatti, è in grado di “mangiare” la CO2 e di convertirla in ossigeno e azoto – fondamentali per garantire la vita sulla Terra.
La produzione di questa bevanda è altresì sostenibile: “Ful” riesce ad assorbire più anidride carbonica di quella che viene prodotta per realizzarla. L‘industria del cibo produce infatti numerose quantità di CO2, ma la produzione di spirulina punta a utilizzare l’anidride per far crescere l’alga anziché lasciare che si disperda nell”ambiente.
Inoltre, questa bevanda non ha bisogno di sfruttare terreni né utilizza fertilizzanti, pesticidi o quantità enormi di acqua fresca. Dunque, la sua produzione evita che vi siano danni provocati dalla deforestazione, la perdita di biodiversità, la desertificazione, l’inquinamento e l’uso di acqua fresca.
L’idea di questa azienda olandese, dunque, va sicuramente a sostegno del pianeta e aiuta a combattere le emissioni. Assorbendo più CO2 di quella che produce, “Ful” è un bellissimo esempio che può essere utile anche per altre aziende del settore e non solo. Perché tutte possono aiutare a salvaguardare il pianeta, anche grazie alle moderne tecnologie che si hanno a disposizione.