Caldo e smog, due città italiane rischiano di scomparire: lo studio sconvolgente

Se non avete ancora visitato il Colosseo o il Duomo di Milano, potrebbe essere il caso di fare una capatina a Roma e Milano prima che diventino due città ingestibili a causa del caldo e dello smog. Un nuovo sconvolgente studio dell’ENEA, infatti, ha messo in guardia anche il Bel Paese sugli effetti devastanti dei cambiamenti climatici.

Quando di parla di riscaldamento globale, effetto serra e cambiamenti climatici, si ha sempre l’impressione di trattare temi evanescenti, quasi lontani. La realtà, però, è molto più vicina di quello che possiamo anche solo immaginare. Non è una minaccia, bensì un’allarme da non sottovalutare.

Caldo e smog
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Caldo e smog insieme, infatti, potrebbero avere, anche a breve termine, degli effetti devastanti sul nostro Pianeta, cambiando irreversibilmente abitudini e certezze consolidate. In questo senso, l’Università di Bath ha rilevato come adolescenti e giovani adulti siano angosciati non solo per il futuro che aspetta loro, ma anche per il destino della Terra.

In molti, infatti, sono estremamente preoccupati per i cambiamenti climatici e si sentono impotenti e colpevoli. Ma non solo. Il riscaldamento globale potrebbe indurre anche al suicidio, come ha dimostrato nel 2018 una ricerca della Stanford University. Più aumenta la temperatura, insomma, e più è difficile conviverci.

Proprio per questo, se non avete ancora visitato il Colosseo o il Duomo di Milano, potrebbe essere il caso di fare una capatina a Roma e Milano, prima che diventino due città ingestibili a causa del caldo e dello smog. Un nuovo sconvolgente studio dell’ENEA, infatti, ha messo in guardia anche il Bel Paese sugli effetti devastanti dei cambiamenti climatici.

Caldo e smog non fanno bene a Roma e Milano

In meno di 30 anni le due città più importanti e popolose dell’Italia, rischiano un preoccupante aumento della mortalità come ha evidenzia l Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). Entro il 2050, infatti, a causa di caldo e smog si potrebbe registrare un aumento della mortalità dell’8% a Roma e del 6% a Milano. Anche se, all’apparenza, per ragioni diverse.

Riscaldamento globale
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Tutto ruota attorno al clima e alla sua risposta al riscaldamento globale e all’inquinamento atmosferico. Come conseguenza “naturale”, nella sola capitale avverranno ben 591 decessi l’anno in più in estate. Maurizio Gualtieri, ricercatore del Laboratorio Inquinamento Atmosferico dell’ENEA, ha spiegato come Roma, infatti, abbia temperature più miti, un basso livello di umidità e alti livelli di ozono. Si tratta di fattori tutti colpevoli di aumentare i decessi durante il periodo estivo.

Di contro, a Milano l’aumento della mortalità entro il 2050 avverrà in inverno con 1.787 decessi su 1.977 complessivi. In questo caso, la città della moda – come spiegato sempre da Maurizio Gualtieri – si trova in Pianura Padana. E’ una delle aree più inquinate d’Europa e che, grazie al lockdown duro dei primi mesi del 2020, aveva abbassato di molto la sua impronta ecologica.

Temperature fredde
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Si tratta, però, di una città dalle temperature più fredde, con un tasso di umidità più alto e venti più moderati, insieme ad alti livelli di particolato atmosferico, una sostanza cancerogena e potenzialmente pericolosa e letale per l’uomo.

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