Il bambino che legge i libri ai cani dei canili: la storia commovente

I cani che si trovano nei canili sono spesso soli e non hanno interazioni con le persone. Ecco perché Evan ha deciso di leggere i libri ad alta voce, tenendo loro compagnia.

I cani ospiti dei canili sono per la maggior parte del tempo rinchiusi nelle proprie “stanze” senza la possibilità di interagire con le persone o i loro simili. Soli o in compagnia di qualche amico, dietro le sbarre delle loro gabbie, attendono pazientemente che qualcuno li scelga e li porti a casa con sé.

Spesso i volontari dei canili fanno i salti mortali per riuscire ad accudirli singolarmente, dando e ricevendo tantissimo affetto dagli ospiti a quattro zampe, ma sappiamo bene quanto sia difficile dare una vita normale ad un cane che non ha una famiglia.

Ecco perché, altrettanto spesso, chi gestisce un canile chiede la collaborazione della popolazione per concedere momenti di spensieratezza ai cani. C’è chi li porta a fare passeggiate, chi li lava e chi contribuisce portando cibo e giochi per i pelosetti.

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Però, c’è un bambino che ha deciso di fare qualcosa di davvero significativo per portare un po’ di compagnia ai cani del canile. Si chiama Evan Bisnauth, ha 11 anni, vive negli Stati Uniti, e legge ad alta voce i libri agli ospiti dell’Animal Care Centers di Manhattan che sono in cerca di adozione.

Un aiuto per i cani

Evan si reca ogni fine settimana, dal 2019, al rifugio per i cani che si trova a Manhattan. Partendo dalla sua casa nel Bronx, insieme alla mamma Amanda Persaud, il bambino ha intrapreso questa bellissima routine che giova agli ospiti del canile e gli dà tanta soddisfazione.

Un giorno di tre anni fa, la madre di Evan vide un programma in tv che parlava di tutti i benefici della lettura dei libri davanti ai cani abbandonati sia per i bambini sia per gli amici a quattro zampe. Così, il figlio ha voluto verificare di persona recandosi nel canile più vicino.

Da quel momento, per Evan si tratta di una vera e propria missione. Secondo la sua esperienza, infatti, questa attività renderebbe i cani più socievoli e quindi darebbe loro più possibilità di essere adottati.

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“Quando finisco la mia storia dico sempre ai quattro zampe di non mollare e che ho molta speranza per il loro futuro“, racconta sulla pagina social dedicata al progetto (“EB and the Pets“).

Inoltre, Evan ha deciso di realizzare dei video per mostrare i cani del rifugio che hanno bisogno di trovare una casa. Per il suo impegno, il giovanissimo ha ricevuto il premio “bambino dell’anno” dall’Aspca (American Society for the Prevention of Cruelty to Animals).