E’ successo nei giorni scorsi. I cani si trovavano su un camion, stipati in sacchi e coi musi legati. Una scoperta terribile che fortunatamente ha avuto un lieto fine.
Purtroppo, è ancora molto diffuso il commercio di carne di cane per il consumo umano in paesi come Indonesia. Ogni giorno, questi poveri animali vengono portati in mattatoi e picchiati a morte per essere poi macellati e arrivare sulle tavole.
Una pratica crudele e disumana, portata avanti da uomini senza scrupoli. A livello nazionale non c’è ancora una legge che vieti il consumo di carne di cane, ma le amministrazioni locali e il governo centrale stanno combattendo da anni per impedirne il commercio così come le associazioni animaliste.
Nonostante ciò, questa attività illegale nel Paese porta ancora oggi alla morte di un numero impressionante di cani ogni giorno. Spesso prelevati dalle famiglie, quindi trattasi di animali domestici, vengono stipati in camion e condotti ai macelli clandestini.
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Grazie all’impegno della polizia locale e degli attivisti dell’associazione Dog Meat Free Indonesia, insieme alla Humane Society International, nei giorni scorsi sono stati portati in salvo oltre 50 cani che erano destinati al macello.
Legati, stipati e pronti al macello
Le immagini sono scioccanti e danno davvero i brividi. 53 cani stipati nel retro di un camion, imprigionati in sacchi e col muso legato da spago e fascette. Queste le condizioni dei poveri animali trovati dalle autorità grazie anche alla collaborazione degli attivisti.
Il camion su cui si trovavano è stato fermato a Sukoharjo, sull’isola di Giava in Indonesia, nelle prime ore del giorno davanti all’ingresso di un mattatoio. Una volta aperto, i volontari delle associazioni hanno potuto constatare le condizioni pessime dei poveri cani: uno tra questi era ormai in fin di vita.
La maggior parte di loro appartiene a famiglie, infatti molti possedevano ancora il collare, e con meno di un anno di età.
I cani sono stati affidati alle cure dei veterinari. Sarà difficile che quelli rubati riescano a ricongiungersi alle loro famiglie, anche se gli attivisti stanno lanciando appelli a livello locale. Perlomeno, si sono salvati da una fine certa e crudele.
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Al momento i cani salvati si trovano in un rifugio temporaneo per essere curati al meglio e, se non dovessero ritrovare la propria famiglia, verranno adottati.
L’autista del camion è stato arrestato con l’accusa di commerciare carne di cane. Secondo quanto riferito, sarebbe al centro di questa attività illegale da oltre 20 anni sull’isola. E’ infatti sospettato di aver coordinato le spedizioni di centinaia di cani ogni mese e di averne condannati a morte circa 30 ogni giorno.
Augurandoci che questa tortura non si ripeta, facciamo condoglianze ai cani che oggi non ci sono più, ma anche agli autisti che sono costretti a fare i conti con le loro coscienze.