Il dibattito sugli ogm raggiunge anche la carne: è stato infatti dato l’ok alla vendita di carne di mucca geneticamente modificata. Sarebbe “sicura per il consumo umano”.
Gli organismi geneticamente modificati, che conosciamo tutti anche come ogm, sono modificati dall’uomo al fine di “piegarli” ai suoi scopi. A molti ortaggi viene letteralmente cambiato il dna per aumentare i raccolti, ridurre i tempi di crescita, migliorare la resistenza a malattie e parassiti.
Questi alimenti portano però con sé anche alcuni rischi per l’ambiente e per la salute umana. Possono infatti causare un bioinquinamento, trasmettendo con il polline il nuovo gene ad altre piante non modificate. Ma anche reazioni allergiche o tossiche, date dalle proteine di origine transgenica, negli esseri umani.
Da anni si dibatte dunque sulla loro immissione nel mercato: è giusta oppure troppo rischiosa? Perché l’uomo deve modificare le colture e altri alimenti, solo a fini economici? Queste sono solo alcune delle domande che si pongono gli esperti.
Eppure, la modifica genetica è anche arrivata a un livello successivo. Non solo ortaggi, frutta e verdura, ma anche alimenti di origine animale. Negli Stati Uniti, infatti, a breve verrà messa in vendita la carne proveniente da mucche geneticamente modificate.
La Fda (Food and Drug Administration) americana ha approvato, appunto, la vendita di carne di mucca geneticamente modificata. Si tratta della cosiddetta razza di bovini “slick coat“, ovvero con la pelliccia corta, modificata per renderla più resistente ai climi caldi.
Si tratta del primo caso in cui la Fda stabilisce un “basso rischio” per un animale al fine dell’utilizzo alimentare. Questa carne, infatti, secondo la Fda sarebbe tranquillamente commestibile per i consumatori. Dal 2017, negli Stati Uniti gli alimenti derivati dagli animali sono stati regolamentati in modo molto più ferreo rispetto a quelli di origine vegetale.
Solo altri due animali geneticamente modificati erano stati approvati, infatti, per il consumo umano: il salmone AquAdvantage nel 2015 e il maiale GalSafe nel 2020. Ma la caratteristica su cui si è intervenuti sui bovini, ovvero il pelo reso più corto, era già presente in alcune specie in modo naturale e questo probabilmente ha accelerato l’approvazione di tale carne come cibo.
Secondo la Fda, dunque, non ci sarebbe nulla di male nel consumo di carne da mucca geneticamente modificata e anzi invita altre aziende ad andare in questa direzione. Tuttavia, molti consumatori si sono già espressi contro tale alimento.
I dubbi riguardano anzitutto i potenziali rischi derivati dall’introduzione delle nuove specie negli ecosistemi. Ad ogni modo, c’è tempo per valutare la scelta: dovrebbero passare almeno un paio di anni prima che la carne dei bovini modificati giunga sul mercato.
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