La pesca illegale sta provocando danni in tutto il mondo e non serve andare troppo lontano per osservarli. In Italia, c’è una specie particolarmente a rischio.
La pesca illegale è purtroppo ancora molto diffusa a livello globale e provoca sempre più danni agli ecosistemi marini. Anche molte specie considerate a rischio estinzione sono vittima dei pescatori senza scrupoli, che catturano in modo indiscriminato per poi rivendere gli esemplari spesso a mercati lontani.
Un’area italiana molto ricca di biodiversità, nonostante l’inquinamento provocato dalle attività umane, è il Mar Piccolo di Taranto. Qui vive una comunità di cavallucci marini che rischia però di scomparire. La causa? La pesca illegale, appunto.
La situazione nel Mar Piccolo di Taranto era già stata portata all’attenzione dei media anni fa: l’ambientalista Luciano Manna, attraverso il suo sito web VeraLeaks, aveva denunciato la pesca illegale di questa specie protetta, fatta dai criminali locali per poi rivendere gli esemplari al mercato orientale.
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Passando per la Cina e arrivando a Hong Kong, infatti, i cavallucci marini morti verrebbero lasciati a macerare nell’alcool per produrre un particolare liquore con scopi terapeutici. Quelli ancora vivi, invece, sarebbero usati come gadget: vivrebbero immersi in acqua e gel, alimentandosi in questo ambiente fino alla morte.
Pesca illegale di cavallucci marini a Taranto
Nel 2019, in seguito alle segnalazioni, la Capitaneria di Porto di Taranto aveva dunque avviato un’indagine su quanto stava accadendo nel Mar Piccolo. Anche a fine settembre 2021, quindi solo pochi giorni fa, la Guardia Costiera di Taranto ha riportato attività di contrasto alla pesca illegale nella zona.
I prelievi di pesce incontrollati e irrispettosi dell’ambiente marino vanno anche a danneggiare i pescatori professionisti che esercitano la pesca in maniera responsabile e rispettosa delle norme. Con la pesca illegale, si va quindi a praticare un’attività di frodo che provoca una concorrenza sleale nei loro confronti.
La comunità di cavallucci marini nel Mar Piccolo di Taranto, dunque, è in pericolo. Poco tempo fa era la più popolosa in Italia e tra le maggiori in Europa, nonostante l’inquinamento ambientale provocato dall’Ilva. In pochissimi anni, però, la comunità tarantina di questa specie è stata vittima di una pesca talmente intensiva da decimarla.
Il giro d’affari tra Taranto e Hong Kong varrebbe fino a 600 dollari al chilo in Cina, ma il valore del pescato a Taranto sarebbe di appena un euro. I circa 4 mila esemplari che popolavano il Mar Piccolo, dunque, sono estremamente in pericolo e rischiano di scomparire in pochissimo tempo se la pesca illegale non verrà fermata.
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