Quali sono i cibi meno sostenibili? Alcuni sono proprio inaspettati

La nostra alimentazione è fondamentale per ridurre l’impatto sul pianeta. Ecco quali sono i cibi meno sostenibili, a cui dobbiamo fare attenzione perché il nostro piatto non “pesi” sulla Terra.

Sempre più spesso tutti noi facciamo attenzione a ciò che mangiamo. Chi per dieta, chi per mantenere il proprio benessere e chi per questioni etiche. Ad ogni modo, basti sapere che le nostre scelte alimentari sono molto importanti per stabilire anche la nostra impronta ecologica.

cibo pianeta
Cibo pianeta (foto Pixabay)

Non è una novità, infatti, che ciò che ritroviamo nel piatto ha avuto e avrà un peso per il pianeta su cui viviamo. A partire dalla sua produzione, dal luogo ai metodi impiegati, fino al modo in cui viene confezionato per essere messo sul mercato e infine smaltito (soprattutto se diventa uno scarto).

Insomma, ogni alimento ha un diverso valore in termini di sostenibilità e quindi può giovare alla Terra oppure danneggiarla. Ecco perché decidere cosa mangiare ci rende più responsabili e coscienti del nostro impatto sull’ambiente.

Ma quali sono i cibi meno sostenibili? Non è facile stilare una classifica, soprattutto perché al giorno d’oggi abbiamo a disposizione tantissimi prodotti (in particolare se siamo soliti andare a fare la spesa in un supermercato) tra cui scegliere. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza su questo tema, presentandovi 5 alimenti che impattano in modo negativo sull’ambiente.

I cibi meno sostenibili

mucca allevamento
Mucca in allevamento (foto Pixabay)

In generale possiamo affermare che i cibi meno sostenibili sono quelli che, anzitutto, sfruttano un’ingente quantità di risorse: pensiamo ad esempio ai prodotti che vengono processati più volte industrialmente.

Ancora, quelli che durante la loro produzione emettono CO2 e hanno imballaggi non riciclabili; quelli che arrivano dall’estero (spesso molto lontano) e devono essere trasportati su un aereo; quelli che non sono di stagione; quelli che provengono da allevamenti o colture intensivi; quelli che sfruttano le popolazioni locali.

1. Carne e latticini

Indubbiamente, la carne è l’alimento che tocca la maggior parte dei punti precedentemente elencati. Gli allevamenti consumano enormi quantità di acqua, energia, terra e sono tra le principali cause della deforestazione. Per lo stesso motivo, anche i latticini sono poco sostenibili.

2. Pesce

Anche il pesce non è un campione di sostenibilità. Purtroppo la pesca è diventata sempre più intensiva e molto spesso viene praticata in modo illegale, andando così a rovinare interi ecosistemi. Non solo vengono pescate specie oltre il limite consentito o che non dovrebbero finire nelle reti, ma ci sono altresì molteplici vittime “accidentali”.

3. Cioccolato

cioccolato
Cioccolato (foto Pixabay)

Ebbene sì: anche il cioccolato, uno dei dolci più amati al mondo, è colpevole di essere poco sostenibile. Questo alimento, infatti, arriva da una pianta che cresce solo in determinate zone dell’Equatore: a causa dell’aumento sempre crescente della domanda, la sua produzione è causa della deforestazione.

4. Quinoa

Sempre più in voga sulle nostre tavole, anche la quinoa è purtroppo tra i cibi meno sostenibili. Viene coltivata nelle Ande, dunque il suo trasporto produce enormi quantità di anidride carbonica. Inoltre, sempre più terreni vengono sfruttati per coltivarla a discapito delle popolazioni locali.

5. Soia

soia
Soia (foto Pixabay)

Infine, un prodotto che viene sempre più richiesto: la soia. Dopo gli allevamenti, è la seconda causa di deforestazione legata all’agricoltura nel mondo. Viene usata principalmente per produrre mangimi e olio da cucina ma anche biodiesel, la sua coltivazione ha distrutto interi ecosistemi.

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