Siamo conosciuti come uno dei popoli ache ama di più andare al ristorante. E se un piatto di pasta dovesse costarci la vita, mangeremmo fuori con la stessa voglia? Scopri come gli esperti stanno cercando di risolvere il problema.
Circa il 91% degli italiani ama mangiare fuori, per godere del buon cibo e della buona compagnia. Allo stesso tempo però, sono circa 5 milioni gli italiani che soffrono di allergie legate agli alimenti.
Ogni anno, i morti causati da allergie o shock analifattici sono circa una cinquantina. Sembra una cifra irrisoria, ma, quando ci si affida a qualcun altro per il cibo, non si dovrebbe proprio morire.
Ecco perché, l’Associazione per Allergologia, Asma e Immunologia Clinica ha deciso di collaborare con Eni ad un corso da proporre ai ristoratori italiani.
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Per Federica, una delle tante vittime di questa vicenda
Il progetto prende il nome dalla figlia di un impiegato Eni, la quale, durante una cena al ristorante, ha avuto uno shock anafilattico e non è sopravvissuta.
Nella pratica, il corso verrà erogato in modalità online e al termine delle 4 ore, il ristoratore otterrà il bollino arancione, che significa “qui mangi sicuro”.
Il programma prevede non solo una delucidazione sui principali elementi che causano allergie, ma anche i metodi più efficaci per reagire ad una crisi respiratoria.
Alimenti killer: quando non prendere la buona tavola alla leggera
Le allergie sono infinite. Ci sono alcuni alimenti però, che più di altri, mettono a repentaglio il sistema immunitario delle persone.
Tra i principali troviamo: la nocciola, primo tra tutti i veleni per le persone che soffrono di allergie (26%); a seguire le verdure (14%) e la frutta fresca, come pesche e albicocche (12%). In coda, ma non per questo meno importanti, crostacei, pesce e legumi in generale.
Non è solo questione di allergie: giustizia per gli intolleranti
Sarà colpa degli additivi o di tutte le sostanze che vengono intromesse negli alimenti, ma un numero sempre crescente di italiani sviluppa delle intolleranze che, a lungo termine, potrebbero causare gravi conseguenze.
Latticini, glutine e nichel sono gli elementi ai quali bisogna fare più attenzione quando si propone un menu ad un pubblico esigente nel gusto, ma soprattutto a preservare un buono stato di salute.
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Per ricordare le parole del celebre Albano, se la felicità è un bicchiere di vino con un panino, è comunque bene che questo si faccia in piena osservanza della salute di tutti!