Della stessa famiglia dell’aglio, la cosa che più ci rimane impressa nella mente della cipolla son le lacrime che ci fa scendere quando la tagliamo e l’odore pungente. Invece questo tubero non è solo lacrime, ma tanto altro. Scopriamone i benefici e come consumarla.
È colpevole di aver fatto piangere, almeno una volta nella vita, chi tutto ha avuto a che fare con lei. Non è un’attrice drammatica o una picchiatrice seriale, no. È la cipolla. Un ingrediente tanto usato in cucina quanto temuto al momento di utilizzarlo.
Nel corso della mia vita ho visto decine di persone cercare di evitare il fastidioso contrattempo delle lacrime e del bruciore quando affettano la cipolla. Dagli occhiali, al coltello bagnato, alle lenti a contatto, fino ad arrivare al ventilatore accanto al tagliere.
Niente. Ha sempre vinto lei. Se non si piange è solo perché lei ha deciso così, non perché si è trovato un modo per ingannarla. Ma mi chiedo una cosa. Voi lo sapete perché la cipolla fa piangere chiunque si trovi al suo cospetto quando la si taglia?
IN pratica questo simpatico bulbo rilascia un gas che irrita la mucosa nasale e stimola i nervi dell’occhio, dando bruciore, naso che cola e lacrime. È un metodo di difesa. Come evitarlo? Tagliando la cipolla sotto il getto dell’acqua o proprio immersa.
Di benefici la cipolla ne apporta davvero parecchi. Alcuni medici consigliano di consumarla giornalmente. Questo a patto che non si soffra di colon irritabile, acidità di stomaco, gastrite o altre patologie gastrointestinali. In quel caso il suo consumo va limitato.
La forza della cipolla non sta tanto nei nutrienti in se, ma nelle sue molecole. Questa hanno infatti un azione antiossidante e benefico per il nostro organismo. Per esempio mangiare la cipolla aiuta a combattere il colesterolo e l’ipertensione.
Ma non solo. Ha proprietà antitumorali per quanto riguarda lo sviluppo del cancro al colon, all’intestino, allo stomaco e alla prostata. Ha proprietà vermifughe, antibiotiche, espettoranti. Ha un notevole effetto diuretico.
La cipolla viene consumata in tanti modi, per il soffritto, nel minestrone, arrosto, al forno, cruda nelle insalate. C’è chi ci fa la marmellata, sopratutto con quelle rosse di Tropea. L’ideale, per non perderne i benefici, è sempre consumarla cruda, ma il sapore non piace a tutti.
Una cottura che possa andare bene è rappresentata da una leggera rosolatura o una scottatura. Anche al forno non perde le sue proprietà. Una buona ricetta per consumarle è quella delle cipolle al forno gratinate.
Basterà dar loro una scottatura di 5 minuti in acqua e aceto, tagliarle a metà, condirle in una pirofila con un filo di olio, un pizzico di sale e di pepe e una spolverata di pangrattato e parmigiano. Al forno per 10 minuti circa più 2 minuti di grill. Saranno croccanti e gustose.
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