Cosa vuol dire compostare in casa? Sicuramente si tratta di un modo per ridurre i rifiuti organici. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il compostaggio fa parte di una vita maggiormente sostenibile. Si tratta di un modo per riciclare l’organico e dunque utilizzarlo come compost.
Che cos’è quest’ultimo? Il risultato di un processo naturale di decomposizione dei rifiuti avanzati dopo i pasti. Si genera per l’azione dell’area e lo germinare dei batteri. È una cosa molto simile al processo in cui durante l’autunno gli alberi perdono le foglie secche.
A seconda del tempo dove ci troviamo ci vogliono dai 3 ai 5 mesi per ottenere il compost in questione. Aggiungerlo ai vasi sicuramente aiuterà le piante a crescere in fretta perché pieno di sostanze nutritive e ricco di minerali.
Come si può fare a casa?
Il compostaggio sicuramente regala delle ottime risorse al nostro pianeta. Sicuramente preoccupa la grande quantità di rifiuti che vengono buttati e finiscono per andare a inquinare il nostro ecosistema.
Nonostante questo possono tornare utili se compostati. Invece di generare gas serra nelle discariche infatti aiutano a trattenere l’umidità del terreno dove questo viene versato.
Ma come si può compostare? Intanto vediamo cosa si può compostare:
Invece si deve evitare di compostare:
Per compostare in casa si può acquistare direttamente una compostiera che si installa in casa. Sono presenti sul mercato diversi modelli interessanti per tutte le esigenze di dimensione e quindi spazio.
Ma se ne può creare uno anche direttamente a casa.
1. Compost a terra. Se si possiede un giardino si possono realizzare dei piccolissimi pozzi attorno a un albero, luogo ideale all’interno del cerchio che definisce quella che è la chioma. I pozzi possono essere larghi, ma non devono essere più profondi di dodici pollici. Qui si possono aggiungere i compost, lasciando però dello spazio. L’altra metà deve essere ricoperta di terra.
2. Compostiera con cassa di legno. Per prima cosa ci si deve procurare una cassetta di legno. A quel punto si può stratificare andando ad alternare foglie, erba secca e rifiuti organici oltre ovviamente al terreno. Si deve raggiungere la sommità con un ultimo strato che sarà di terra.
Con un bastoncino si devono vare dei buchi in fondo alla cassetta, questo servirà per fare entrare l’ossigeno. Ogni giorno servirà annaffiarlo anche se con non troppa acqua.
Quando germoglieranno le piantine in superficie allora sarà il momento in cui l’humus sarà pronto. A quel punto si potrà utilizzare il compost per fertilizzare le piante.
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