Mai mettere la cipolla cruda in frigorifero: potrà sembrare strano, ma potresti incorrere in problematiche serie per la tua salute, fai attenzione!
La base della cucina italiana, utile nel soffritto con carota e sedano, indispensabile per insaporire il brodo e perfetta per i sughi ricchi a base di carne o pesce. Insomma, a prescindere da quale sia il suo utilizzo, la cipolla nelle case degli italiani non manca mai, insieme a qualche spicchio d’aglio.
Dall’odore forte e dal sapore pungente, c’è chi la ama a tal punto da gustarla cruda, tagliata a julienne oppure in salamoia con acqua, sale e aceto. Grazie alle cipolle quindi riusciamo perfettamente a bilanciare i sapori e inoltre essendo molto versatile ci permette di realizzare tutta una serie di piatti diversi.
Come tutti gli alimenti però, anche la cipolla cruda necessita di una conversazione mirata, altrimenti il rischio che marcisca o germogli sarebbe alto. Tanti la conservano al di sotto del lavabo in cucina, riposta negli stipetti, altri invece la inseriscono in frigorifero. Sapevate però che proprio la conservazione a basse temperature può essere molto pericolosa?
Specialmente quando ne utilizziamo solo una parte e l’altra la poniamo in frigorifero. Non dovremmo mai farlo altrimenti rischiamo di brutto per la nostra salute! Ma per quale motivo? Scopriamolo insieme!
In tante cucine casalinghe, la cipolla è all’ordine del giorno e viene utilizzata per innumerevoli piatti. Certamente conferisce sostanza e sapore alle pietanze, eppure conservata nel modo corretto non solo ci garantisce gusto durevole nel tempo, ma anche genuinità e sicurezza. Proprio così, perché se non conservata correttamente, la cipolla può trasformarsi in una portatrice per eccellenza di muffa, germi e batteri. Ma perché?
Molti lo sapranno, altri forse no, ma la cipolla tende ad assorbire parecchio l’umidità, così come gli agenti esterni. Inserendola nel frigorifero senza le dovute precauzioni può quindi immagazzinare muffa e permettere la proliferazione dei batteri. Vi è mai capitato di ritrovare la sua superficie annerita? Quello è un chiaro simbolo di una cipolla ‘contaminata’!
Per farvi un esempio di quanto vi stiamo dicendo, basta prendere in considerazione i vecchi metodi per abbassare la febbre ed eliminare velocemente l’influenza. Fino a un secolo fa veniva posta mezza cipolla sul comodino del malato e il giorno dopo ciò che succedeva era incredibile. La polpa interna risultava nera e molliccia, chiaro simbolo di assorbimento dei virus.
Ecco perché le cipolle, siano esse bionde, bianche o rosse, andrebbero conservate in una cassetta di legno oppure un cestino a fori larghi, lontano da fonti di calore e da altri cibi, in un ambiente piuttosto fresco e buio. Il luogo ideale è ad esempio una cantina oppure la dispensa del ripostiglio. Nel caso in cui debba essere conservata in frigorifero, sarebbe opportuno inserirla in un contenitore di vetro con capsula ermetica e ben tappato. Tuttavia, se avete realizzato un trito e ve ne è avanzato parecchio, il metodo migliore di conservazione sarà il congelamento. Difatti potremo utilizzarlo successivamente per i nostri sughi e soffritti quando sarà ancora gelato!
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