L’alimentazione Mediterranea è la più apprezzata, specialmente perché ritenuta maggiormente salutare e contenente proprietà benefiche. Scatta l’allerta a causa di quanto accaduto ad un prodotto tipico made in Italy: l’olio extravergine d’oliva! Ecco a cosa bisogna fare attenzione.
Cucinare per gli italiani è un’esperienza, non un mero soddisfacimento del bisogno fisiologico di cibarsi. Il punto è che per il bel Paese è così importante preparare con cura gli alimenti e mangiare, che eventi come quello del giorno, finiscono per rovinare l’evento che unisce a tavola le persone care. Perché quanto accaduto è estremamente grave, così tanto da dover essere condiviso. L’olio extravergine d’oliva è un condimento molto utilizzato nelle ricette nostrane, senza non si potrebbe fare altrimenti!
Quando si acquistano i prodotti al supermercato si consultano le etichette. Questo lo si fa non solo per riconoscere la data di scadenza o di incarto e per valutarne la freschezza, ma anche per vedere le caratteristiche del prodotto in questione. Spesso il marchio DOP o IGP sono posti su prodotti di un certo tipo, quelli con maggiore qualità. Capita infatti che quando si legge olio extravergine d’oliva si preferisce spendere qualcosa in più, ma avere un prodotto più delicato e ricco di antiossidanti.
L’olio vergine è anche di ottima qualità, ma si differenzia da quello denominato “extra” perché meno raffinato, e di conseguenza con meno proprietà e digeribile. Ma non si esclude nella produzione di quello extra, perché comunque quest’ultimo ne contiene delle piccole quantità entro i limiti di legge.
Allora, cos’è successo in una nota zona nello spoletino? Una situazione che indigna la comunità, definita: fuori legge!
Olio Extravergine d’oliva: è fuori legge, ecco perché!
Entrambe le tipologie di prodotto sono valide, ma se si decide di acquistare dell’olio extravergine d’oliva e l’etichetta indica proprio il prodotto in questione, non è piacevole poi subire una truffa. Ebbene sì, quello che è successo è stato sottoposto ad indagine dalla Guardia di Finanza, e di conseguenza bisogna avere gli occhi aperti quando si acquista la tipologia in questione.
Stiamo parlando di una frode di commercio, scoperta dai controlli della Finanza.
Un olio extravergine d’oliva fuori legge! I produttori hanno studiato un’escamotage che consiste nel vendere l’olio in questione come extravergine, ma entro dei limiti che solo dopo poco tempo, circa qualche settimana, rendono il prodotto vergine.
Perché è risaputo che al passare del tempo vanno perdute le qualità organolettiche dell’extravergine, e si tramuta in vergine.
Quindi, di conseguenza data la bassa percentuale di extravergine, l’olio diventa quasi subito vergine, e di conseguenza i consumatori finiscono per acquistare proprio quest’ultimo, ma pagandolo al prezzo del primo. Poiché le etichette non sono cambiate, e i prodotti mantengono la loro nomenclatura originaria.
Insomma, si tratta di una tattica davvero poco piacevole, specialmente per i produttori onesti che investono nel marchio made in Italy.