Ultimamente si parla sempre maggiormente di rifiuti RAEE. Ma cosa sono? E come fare per riciclarli nel modo giusto?
RAEE è un acronimo che vuol dire Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Tutti i rifiuti elettronici fanno parte di questa categoria come ad esempio le lavatrici, le lavastoviglie oppure i computer. Questi, sono tutti prodotti altamente tossici per l’ambiente e non sono biodegradabili.
Tuttavia, sono molto importanti ed è fondamentale riciclarli nel modo giusto poiché, sono ricchi di metalli preziosi come il rame, l’oro, l’argento oppure il piombo. Materiali che se trattati adeguatamente possono essere riutilizzati per altre finalità.
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Ad oggi, c’è stato un incremento notevole della produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Questo, ha purtroppo generato anche un conseguente aumento dei rifiuti a loro connessi.
Come funziona il sistema di raccolta RAEE
Fortunatamente esiste un sistema di raccolta dei rifiuti RAEE attraverso il quale ogni cittadino può smaltire gratuitamente le vecchie apparecchiature.
Basta portare i prodotti di scarto presso i centri di raccolta comunali oppure, consegnarli ad un rivenditore autorizzato scegliendo di adottare uno tra queste due tipologie di servizio:
– “1 contro 0”
In questo primo caso, ogni cittadino ha la possibilità di smaltire i rifiuti di piccole dimensione gratuitamente e senza alcun obbligo di acquisto. L’importante è che il lato più lungo misuri al massimo 25 cm.
– “1 contro 1”
Adottando questo secondo servizio invece, ogni cittadino intento nell’acquisto di una nuova apparecchiatura elettronica, ha diritto a rivendicare il ritiro della vecchia apparecchiatura da parte del rivenditore.
Arriva anche il diritto di riparazione
A seguito di una proposta del Parlamento europeo a sostegno dell’economia circolare, la Commissione dell’Unione Europea ha approvato un nuovo regolamento.
Questo prevedere l’obbligo, per tutti i produttori e gli importatori di apparecchiature elettroniche, di mettere a disposizione dei professionisti addetti alla riparazione dei pezzi di ricambio.
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Nello specifico, la norma parla di una serie di articoli, utili per riparare le diverse apparecchiature, per almeno 10 anni dall’immissione sul mercato europeo. Questa nuova legge è entrata in vigore già dal 1° Marzo 2021 con l’intento di promuovere una vita più duratura per i prodotti attraverso il loro riutilizzo e la loro riparazione.