La lotta al Covid prosegue e i tamponi rapidi ora sembra che riescano ad individuare anche la variante Omicron ma.. funzionano davvero?
Il Covid, i tamponi e tutte le varie pratiche collegate a questo maledetto virus, fanno ormai parte della nostra vita quotidiana. Purtroppo.
Avere la certezza di essere negativi ai diversi test è diventato ormai un requisito indispensabile al giorno d’oggi. Risultare positivi ad una variante del Covid, come ben sappiamo, comporta una serie di procedure di allontanamento dalla normale routine quotidiana.
Senza dimenticare che è possibile contrarre il Covid in diversi modi. Ovvero, senza incorrere in nessuna problematica fisica, avere sintomatologie lievi, ma anche riscontrare problemi più pericolosi per la salute.
È certamente una situazione di disagio con la quale conviviamo ormai da oltre un anno e, la preoccupazione non si limita solo alla paura di contrarre il virus. Ad allarmare e destare sospetti sono anche i tamponi rapidi che attualmente si trovano in commercio.
È proprio attraverso questi che la maggior parte delle persone verificano la loro condizione di salute. Ed è ovvio che le persone si chiedano se sono davvero attendibili o meno. E soprattutto se riescano ad individuare anche la variante Omicron, quella più contagiosa al momento.
I tamponi rapidi individuano davvero il Covid?
Sul New York Times è stato recentemente pubblicato un interessante studio riguardante due tipologie di test rapidi ampiamente diffusi negli Stati Uniti. La ricerca ha rivelato qualcosa di estremamente preoccupante.
A quanto pare i classici tamponi nasali “fai da te” presentano un’alta percentuale di errore. Anche quando il virus è presente in quantità importanti questi potrebbero non riuscire ad individuarlo.
Per questo motivo, se dopo aver fatto il test si risulta positivi, teoricamente il risultato è esatto. Se la colonnina invece dovesse indicare un esito negativo, ci sono molte probabilità che quella non sia la verità.
Ma allora, cosa bisogna fare per avere delle certezze e non incorrere in errori?
Come evitare di imbattersi in esiti sbagliati
I test rapidi sono certamente uno strumento importante per la diagnosi del Covid. In particolar modo per l’individuazione della variante Omicron estremamente contagiosa.
Inoltre, offrono l’opportunità di avere un risultato in maniera molto più celere rispetto ai tamponi molecolari. Tuttavia, i risultati negativi non sono sempre attendibili e veritieri al 100%.
Per evitare di incorrere in esiti errati è quindi bene tenere a mente alcuni passaggi fondamentali. In presenza di sintomi, o se si è stati a stretto contatto con persone positive al Covid è bene non fidarsi ciecamente del risultato di un tampone rapido negativo.
In quel caso occorrerebbe ripetere il test almeno un altro paio di volte a distanza di giorni. Quantomeno per avere l’opportunità di confrontare i risultati in un arco di tempo più ampio.