La crisi climatica è stata provocata dall’uomo, ma quale fascia d’età è maggiormente responsabile? Un nuovo studio dà una risposta totalmente inaspettata.
Negli anni, le azioni dell’uomo hanno fatto sì che il cambiamento climatico diventasse realtà. Non solo le attività economiche, ma anche i consumi domestici delle singole persone hanno contribuito a danneggiare il pianeta.
Sappiamo quali sono i settori e le azioni più impattanti, ma finora pochi studi si erano concentrati sulle effettive responsabilità per fasce d’età. Ovvero, sullo stabilire se c’è un’età in cui siamo più portati a rispettare meno l’ambiente e quindi a contribuire alla crisi climatica, e soprattutto perché.
Una nuova ricerca si è concentrata su un dato ormai evidente: l’invecchiamento delle società. Un fenomeno che è in crescita soprattutto nei Paesi più sviluppati. Proprio qui, infatti, l’età media si sta alzando in quanto le persone hanno un’aspettativa di vita più lunga.
Ma qual è l’impatto dei cittadini più anziani sull’ambiente? Proprio da questa domanda è partito l’ultimo studio “Ageing society in developed countries challenges carbon mitigation“, pubblicato su Nature Climate Change e condotto da un team di ricercatori norvegesi, giapponesi, statunitensi e cinesi.
Secondo i ricercatori, proprio gli anziani avrebbero giocato un ruolo chiave nell’innalzamento delle emissioni: in particolare dal 25% al 32%, tra il 2005 e il 2015. Ecco perché.
Le persone anziane che più hanno impattato a livello di emissioni, nell’ultima decade presa in analisi dalla ricerca, si trovano negli Stati Uniti e in Australia. Qui, la loro impronta ecologica è infatti il doppio di quella degli europei e in generale degli occidentali.
Per quale motivo? Secondo i ricercatori, a causa del cambiamento degli schemi di spesa di queste persone. Nel dettaglio, le persone anziane potrebbero essere più abituate a stili di vita meno rispettosi dell’ambiente. Le spese sono più alte nella famiglie con una media di età più alta, così anche l’impatto sul pianeta.
Le spese maggiori della popolazione anziana sarebbero proprio quelle legate ai beni ad alta intensità di carbonio. Si tratta di bisogni di base, che però hanno un peso maggiore sull’ambiente. Ad esempio le spese per riscaldamento e raffreddamento, inoltre spesso vivono in edifici meno efficienti a livello energetico.
Insomma, le generazioni più anziane sarebbero anche quelle più inquinanti proprio a causa delle loro abitudini. Per via della loro età, è facile comprendere come queste azioni non siano dovute a un consapevole mancato rispetto del pianeta, ma semplicemente ad esigenze dovute alla vecchiaia.
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