Degrado ambientale, 630.000 morti l’anno | Ecco il motivo di questa mattanza

Ogni anno sono centinaia di migliaia le vittime legate in qualche modo all’inquinamento. Questo il messaggio forte che è arrivato dal summit COP26 di Glasgow di novembre scorso.

Si è svolto a novembre 2021 nel Regno Unito l’ultima Conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite. Si sono riuniti 30 mila delegati, tra i quali vi erano Capi di Stato, esperti climatici, attivisti. Tutti uniti per cercare delle soluzioni.

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Il degrado ambientale causa 630 mila morti all’anno in Europa (foto pixabay)

Che il nostro pianeta stia andando alla deriva a causa della nostra totale incuria oramai è un dato di fatto. Lo vediamo ogni giorno anche nelle città in cui viviamo. Temperature completamente fuori stagione, neve quasi inesistente pur essendo inverno.

Èd è proprio a causa di inquinanti atmosferici, stress da rumore e malattie legate all’inquinamento, se ogni anno, in Europa, muoiono ben 630 mila persone. Un numero davvero troppo elevato. Rappresentano tra il 12 % e il 18 % dei decessi.

Gli inquinanti atmosferici danno vita a problemi legati alla respirazione, gli stress da rumore invece sono strettamente collegati a problemi cardiovascolari, disturbi del sonno e ipertensione.

Ma come salvare il mondo dal degrado ambientale?

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L’inquinamento acustico è collegato a malattie cardiache e a problemi legati al sonno (foto pixabay)

Il degrado ambientale, nelle sue diverse forme, è causa di una qualità di vita minore e anche di una minore aspettativa di vita, sopratutto nei paesi meno sviluppati. Se non cominceremo a prenderci cura dell’ambiente le cose andranno peggiorando sempre di più.

In aiuto di un cambiamento ecco subentrare la psicologia e le neuroscienze. Esse infatti possono aiutare a migliorare il rapporto che intercorre tra uomo e natura. Sono in grado di educare e, dove serve, cercare di correggere.

Per salvaguardare il nostro pianeta è infatti importante che tutti capiscano l’effettivo pericolo a cui andiamo incontro. Con l’aumento delle morti legati a fattori ambientali nella sesta estinzione di massa, presto, entreremo anche noi.

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La psicologia può aiutare l’uomo a ritrovare l’armonia con la natura (foto pixabay)

Riuscire a creare di nuovo un equilibro armonico tra uomo è natura è di vitale importanza. Quest’anno l’ENPAP darà il via ad un progetto al quale potrà partecipare tutta la popolazione e che spiegherà come la psicologia può cambiare il mondo.

È quindi essenziale che i governi comincino a prendere in seria considerazione la possibilità di rendere più accessibile entrare in contatto con degli psicologi. Non solo per mantenere sana la nostra mente, ma anche per aiutare il pianeta a guarire.

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