Déjà vù, ecco cosa è la sensazione di aver già vissuto un dato momento

Il déjà vù è una sensazione che ci coglie sempre alla sprovvista e che non riusciamo mai a spiegarci razionalmente. Negli anni ci sono state teorie più o meno fantascientifiche sulla natura di questa sensazione. Vediamo insieme quali sono quelle scientifiche.

“Ho come una sensazione di déjà vù“. Quanti di noi, almeno una volta nella vita hanno pronunciato queste parole. Una sensazione prepotente di già vissuto, di qualcosa che, dentro di noi, sappiamo di avere già visto.

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Il déjà vù è quella sensazione, come di premonizione, di aver già vissuto un dato momento (foto pixabay)

Non essendo una sensazione che può essere causata a comando, è sempre stato molto difficile capire esattamente di che cosa si trattasse. In questo modo gli studi scientifici a riguardo non sono mai stati troppo esaustivi.

Di fatto però ci sono diverse teorie, alcune più avvalorate di altre. Viene difficile infatti credere a quelle fantascientifiche che parlano di momenti già vissuti in una vita precedente o momenti predetti in passato e vissuti nel presente. Anche se ci piacerebbe, diciamolo.

La verità sembra essere meno romantica e fantastica. La poesia si infrange sulla parola “malfunzionamento”. Si, perché nel momento in cui il déjà vù si verifica, è perché il nostro cervello pare stia saltando dei passaggi nel suo percorso di immagazzinamento.

Il déjà vù, cosa è secondo la teoria scientifica

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Quando il nostro cervello porta una ricordo recente, come una foto a colori, direttamente nella memoria a lungo termine, lo invecchia, facendolo apparire come una foto d’epoca (foto pixabay)

Secondo la scienza il déjà vù è una specie di “malfunzionamento” del nostro sistema dei ricordi. Essi infatti vengono immagazzinati in 3 ben distinti momenti differenti. La memoria sensoriale, legata al momento, quella a breve termine e quella a lungo termine.

Quando abbiamo la sensazione di aver già vissuto quello che stiamo vivendo in quel momento è, molto semplicemente, perché la nostro cervello ha saltato un passaggio. Dalla memoria sensoriale è passata direttamente a quella a lungo termine.

Il nostro cervello manda durante il giorno, costantemente, dei check per il controllo della memoria. Quando si verifica l’anomalia, il momento che stiamo vivendo è come se lo stessimo andando a ripescare dalle esperienze fatte in passato.

Con questo passaggio in meno ci sembra quindi di trovarci di fronte ad un’esperienza già fatta o ad un qualcosa di già visto o sentito. Ma in effetti non è così. Questo secondo la scienza. La visuale più romantica e fantastica detiene comunque un grande fascino.

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