Un cucciolo di delfino era intrappolato in una rete da pesca. Per salvarsi, ha chiesto aiuto in un modo del tutto singolare: le immagini commoventi del salvataggio.
L’inquinamento dei mari è un problema enorme a cui si deve porre rimedio quanto prima possibile. Sono tantissime le specie che rischiano ogni giorno di ingerire per sbaglio i rifiuti che finiscono nelle acque, oppure che restano intrappolate e mettono così a repentaglio la propria vita.
Tra le specie che incorrono maggiormente in questo rischio ci sono le tartarughe: è solo di pochi giorni fa la notizia di quelle trovate morte in centinaia sulla spiaggia in Messico. Ma anche i mammiferi marini possono subire le conseguenze irreparabili del marine litter prodotto dall’uomo.
E’ successo in Brasile, con un video girato lo scorso anno ma che è diventato virale solo poche settimane fa. Le immagini fanno davvero riflettere, perché restituiscono tutta la sofferenza di una specie tanto adorata dall’uomo quanto vittima delle sue attività.
Si tratta di un cucciolo di delfino, in pericolo di vita, che corre a cercare aiuto proprio da coloro che gli hanno teso la trappola mortale in cui si trova imprigionato: gli uomini. Non li riconosce come nemici, anzi chiede che siano proprio loro a liberarlo e a salvarlo da una probabile morte.
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Delfino chiede aiuto all’uomo
“Mi trovavo a pescare nel mare – ha raccontato l’uomo che lo ha salvato – Mentre tornavo dalla pesca, ho notato qualcosa che si muoveva in mezzo all’acqua e quindi ho puntato la barca in quella direzione“.
L’uomo è stato appunto attirato dal piccolo delfino, che nuotava a fatica perché intrappolato in una rete da pesca. Vedendo la barca avvicinarsi, il piccolo mammifero non è scappato ma anzi è andato incontro all’uomo come se volesse chiedergli aiuto.
“Avvicinandomi, ho visto che si trattava di un delfino intrappolato in una rete da pesca – aggiunge – Quando l’animale ha visto la mia barca, è venuto verso di me. L’ho tirato fuori dall’acqua ed era molto calmo, l’ho quindi liberato e ributtato in mare“.
Una storia a lieto fine, quindi, ma che ci mostra ancora una volta quanto le nostre attività possano essere letali per gli animali che abbiamo intorno. Fortunatamente, questa volta il cucciolo di delfino è riuscito a salvarsi ma il finale sarebbe stato diverso se non avesse incontrato qualcuno che lo liberasse.
Ridurre i rifiuti marini resta quindi una priorità da perseguire attivamente, per evitare che le specie marine e terrestri siano vittime dei nostri comportamenti incivili e noncuranti della salute dell’ambiente.
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