Cosa deve mangiare chi ha il diabete? Secondo un nuovo studio, ogni cibo ha il suo “perfetto” orario di assunzione nel corso della giornata: ecco la dieta circadiana.
Si pensa che le persone che soffrono di diabete abbiano una dieta molto severa. Premettiamo che sicuramente devono stare attenti a ciò che assumono con l’alimentazione, soprattutto nelle forme più gravi di questo disturbo, ma anche fare attività fisica.
Diversamente da come si pensava in passato, però, la dieta di un diabetico non dovrebbe essere uno schema fisso ma modellato sulle esigenze e sullo stile di vita della singola persona. Dunque, bisognerebbe valorizzare le abitudini alimentari più in linea con le esigenze del metabolismo.
In generale, si può però dire che va stabilito un equilibrio nell’assunzione di carboidrati, proteine e grassi. I carboidrati, in particolare, sono i principali responsabili dell’aumento della glicemia dopo i pasti e quindi determinano il fabbisogno di insulina della persona.
Ma esiste, dunque, una dieta perfetta per chi soffre di diabete? Secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Harbin Medical University (Cina), la migliore da tenere come riferimento sarebbe quella circadiana: vediamo insieme come funziona questo regime alimentare.
Diabete e dieta circadiana
La dieta circadiana consiste nell’assunzione del cibo giusto al momento giusto. Detto così forse non sarà molto chiaro, eppure si tratta proprio di un regime alimentare sincronizzato con l’orologio biologico della persona.
Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism e ha evidenziato che gli alimenti influenzano la salute delle persone diabetiche non solo per porzioni e calorie, ma anche per l’ora della giornata in cui vengono assunti.
Gli scienziati hanno esaminato i dati di 4.642 persone con diabete, selezionate dal National Health and Nutrition Examination Survey, in particolare ne hanno analizzato le abitudini alimentari. I risultati suggeriscono gli alimenti migliori da consumare nei vari momenti della giornata.
E’ emerso che mangiare patate al mattino, cereali integrali al pomeriggio, verdure, latte e carne non processata la sera, sarebbe associato a una migliore sopravvivenza. L’assunzione di carne processata a cena sarebbe invece legata a un aumento della probabilità di morire per una patologia cardiovascolare.
Come spiegarlo? Il metabolismo dei carboidrati segue un ritmo biologico, con livelli elevati al mattino che diminuiscono gradualmente verso la sera. Dunque, mangiando patate e amidi vegetali (che sono ricchi di carboidrati) al mattino, si otterrebbe un migliore controllo del glucosio e di conseguenza si vedrebbe un minore impatto sul diabete.