Mettiamola così, solo perché alcuni piatti provengono da Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, non significa che tutto possa finire indistintamente sotto il calderone della famigerata e leggendaria dieta mediterranea. Sul tema, infatti, c’è tantissima disinformazione e tante credenze sbagliate circolano liberamente sui social. I messaggi, cosi come i risultati, sono solo fuorvianti.
La nostra società non accetta sgarri, rifiuti ed eccessi. Si tratta però di componenti essenziali nella nostra vita che servono proprio a bilanciare aspetti ed abitudini più virtuose a cominciare proprio dall’alimentazione. Il rapporto malsano che abbiamo sviluppato col cibo è davvero difficile da superare.
Se una pietanza non è “salutare”, infatti, non la vogliamo. Ma questo non implica che si stia davvero seguendo un’alimentazione sana, equilibrata e bilanciata. Anche perché se così fosse, si mangerebbe il sushi in tranquillità considerandolo come parte dell’equilibrio alimentare, invece di considerarlo a priori un piatto sano anche nella sua versione fusion, ricca di maionese e Philadelphia. Ma non solo.
Mettiamola così, solo perché alcuni piatti provengono da Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, non significa che tutto possa finire indistintamente sotto il calderone della famigerata e leggendaria dieta mediterranea. Sul tema, infatti, c’è tantissima disinformazione e tante credenze sbagliate circolano liberamente sui social. I messaggi, cosi come i risultati, sono solo fuorvianti.
La reale dieta mediterranea
Su TikTok stanno spopolando sempre più video che sotto l’hashtag #mediterraneandiet raccolgono davvero di tutto. Döner Kebab, gyros e pita sono i tre piatti più gettonati all’insegna di carne, patatine fritte e salse su salse, a cominciare dalla maionese. Tuttavia, la reale dieta mediterranea, che nasce negli anni Sessanta seguendo le abitudini alimentari di Italia, Spagna e Grecia, prevede tutt’altro.
Alla base della dieta, infatti, vi è una riduzione di alimenti come insaccati, zucchero bianco, burro, formaggi grassi, maionese, sale bianco, margarina, carni rosse e strutto. Ma anche super alcolici e caffé sono banditi. Insomma, va da sé che la disinformazione su TikTok la faccia da sovrana, veicolando però messaggi altamente sbagliati.
Proprio per questo, la Baylor College di Houston ha condotto un’indagine volta ad analizzare in maniera più approfondita questo fenomeno social. Analizzando 200 video solo nell’agosto 2021, i ricercatori hanno scoperto come la maggior parte dei video – bel il 69% – facevano riferimento addirittura a cibi che non hanno nemmeno nulla a che fare con la dieta mediterranea.
Solo il 9% delle clip analizzate, invece, faceva una corretta informazione, un risultato abbastanza desolante, considerando come gli americani si affidino quasi totalmente ad internet per formare la loco cultura nutrizionale.
