Differenziata, ecco quali sono gli scarti che vanno nell’umido

Si parla tanto della raccolta differenziata dei rifiuti, ma in quanti sanno veramente dove si getta l’umido? In quanti sanno quali sono gli scarti che ne fanno parte? Da quello che si vede nelle buste che vengono analizzate e dai report, ancora in pochi hanno le idee chiare.

Si è parlato di Programma per la gestione dei rifiuti e di economia circolare, che si basa sulla creazione, l’utilizzo, il riciclo e la riparazione dei beni. Ancora in pochi però hanno le idee chiare di cosa si metta in un bidone piuttosto che in un altro.

Questo nonostante i vari comuni italiani forniscano ai loro abitanti un calendario con gli orari e i giorni prestabiliti per il ritiro dei rifiuti. Insieme c’è anche una lista allegata di come questi debbano essere smistati. Probabilmente in pochi si prendono la briga di leggerla.

Eppure suddividere i rifiuti in modo corretto è un passo importante verso il riciclaggio. Garantisce infatti grandi benefici sia per l’ambiente, che per l’economia, con un forte risparmio di energia, di acqua e di materie prime.

Visto che con gli adulti l’educazione sembra più difficile, sarebbe meglio allora cominciare a insegnare ai bambini il modo corretto di fare le cose. Magari partendo proprio dalle prime scuole, come quella materna, come fosse un gioco.

Quali sono gli scarti che vanno nella raccolta differenziata dell’umido

Alla base dei rifiuti che vanno nella differenziata dell’umido troviamo prima di tutto gli avanzi di cibo. Sono anche gli scarti più numerosi che creiamo, sebbene non i più ingombranti. Ci sono delle regole generali e altre che variano da comune a comune.

Oltre agli avanzi del cucinato, l’umido è costituito anche da rifiuti che siano facilmente biodegradabili, possibilmente organici. Unire gli scarti normali con quelli umidi è un grosso errore in quanto hanno differenze enormi di smaltimento.

Ecco un dettaglio degli scarti che devono essere messi nell’umido:

• Avanzi e scarti di cucina sia crudi che cotti
• Bucce di frutta e di verdure
• Alimenti industriali scaduti (senza il loro packaging ovviamente)
• Gusci di uova
• Fondi di caffè
• Bastoncini in legno dei gelati
• Tovaglioli e fazzoletti di carta NON colorati
• I tappi di sughero
• Cenere del camino
• Escrementi di animali domestici
• Lettiere naturali
• Scarti provenienti dal giardino (terriccio, legnetti, fiori secchi o freschi, erba)

Se smaltito in modo corretto, dalla raccolta differenziata dell’umido si ricava il compost, utilissimo per concimare le piante e gli ortaggi in modo del tutto naturale. Se ci si procura una scatola per il compostaggio, lo si può fare direttamente nelle proprie case.