Economia circolare, ecco il programma nazionale per la gestione dei rifiuti

Il programma per la gestione dei rifiuti è pronto. È un passo importante per portare avanti un modello ideale di economia circolare. Ma in cosa consiste? E perché ha questa grande rilevanza a livello nazionale).

Avere una corretta gestione dei rifiuti significa evitare sprechi e inquinamento. È una di quelle cose alle quali la maggior parte dei cittadini non pensano quando buttano via i loro scarti. Un piano per la sua regolarizzazione era assolutamente necessario.

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È pubblico il Programma per la gestione dei rifiuti. Un passo avanti verso l’economia circolare (foto pixabay)

È un passo importante verso la realizzazione di un economia circolare che aiuti il nostro pianeta e guarire dai danni che gli abbiamo inferto con anni e anni di menefreghismo ambientale. Ed è anche una delle azioni che ci darà la possibilità di sopravvivere.

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo non fini a se stessi, in quanto genererebbero troppi scarti. Vengono previsti anche il riutilizzo, il prestito, la riparazione. L’economia circolare si basa su 3 principi fondamentali.

La “Progettazione dei rifiuti e dell’inquinamento“, il “Riutilizzo in grado di conservare il massimo valore dei prodotti” e la “Rigenerazione di sistemi naturali“. Il primo punto tocca proprio il problema dei rifiuti. Vediamolo più nel dettaglio.

La gestione dei rifiuti come strada per salvare il pianeta

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Uno dei punti chiave del Progetto è quello di evitare l’accumulo di spazzatura rendendo le regioni autonome (foto pixabay)

Il Programma nazionale per la gestione dei rifiuti fissa dei macro obiettivi e delle linee guida a cui le regioni e le province autonome dovranno attenersi quando elaboreranno il loro piano di gestione dei rifiuti.

Una delle grandi priorità del Programma è quello di sopperire alla mancanza di impianti sul territorio nazionali. Impianti che sarebbero necessari per riuscire ad avere uno smaltimento dei rifiuti efficace e funzionale.

In questo modo sarebbe possibile riuscire ad avere dei territori completamente autonomi nella lavorazione e nello smaltimento degli scarti prodotti dai cittadini. Cosa che ancora non accade, dando il via a vere e proprie carovane di spazzatura da Regione e a Regione.

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Con l’autonomia nella gestione dei rifiuti delle Regioni esse saranno in grado di smaltire quasi tutti gli scarti prodotti (foto pixabay)

Per far si che questo avvenga i territori verranno suddivisi in micro e macroaree. Nelle prime verranno lavorati scarti urbani (differenziati e non) e rifiuti organici, nelle seconde si lavoreranno i rifiuti speciali, quindi un numero inferiore, provenienti da più Regioni.

Il programma nazionale per la gestione dei rifiuti sarà consultabile pubblicamente per 45 giorni. Entrerà in vigore tra 3 mesi e entro i 18 mesi a venire tutti si dovranno allineare con le linee guida e i macro obiettivi prefissati.

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