Hai mai sentito parlare di Ecostress? È un problema serio che si sta evolvendo e trasformando in una vera e propria malattia mentale.
È un problema contemporaneo di cui soffrono specialmente i giovani. Stiamo parlando di: Ecostress.
Conosciuto anche sotto il nome di Ecoansia. Si tratta di una parola che sentiremo pronunciare sempre con maggiore frequenza poiché è legata ad una situazione sempre più attuale e difficile.
Il cambiamento climatico è qualcosa di molto serio, il nostro Pianeta versa in una condiziona tragica e ogni giorno avanza verso un confine dagli scienziati considerato invalicabile.
La linea di demarcazione è vicina, anche se per molti l’abbiamo già superata, e la Terra si presta a raggiungere sempre più velocemente quello che gli esperti chiamano: punto di non ritorno.
In un contesto ai limiti dell’immaginabile, insieme a tutte le altre esasperanti situazioni che stiamo affrontando, a risentirne sono soprattutto gli adolescenti e i giovani adulti.
Si domandano quale sarà la fine che faranno, quale futuro ci sarà ad attenderli e, soprattutto, se un futuro ci sarà davvero o meno.
Ecostress e ansia moderna
Molti non riescono a concepire l’ecostress come una nuova forma di ansia. Questo poiché spesso si tende a fare paragoni con le problematiche del passato, come ad esempio le guerre o le carestie. Condizioni di disagio che si considerano molto più vere rispetto a quelle odierne.
La verità è che in occidente, il modo in cui viene avvertito lo stress è cambiato, è avvenuta una trasformazione come è accaduto anche per tutto il resto.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che in alcune zone del mondo i disagi dovuti agli attacchi armati, o a quelli causati dalla mancanza di cibo ed acqua, esistono ancora. E a questi vanno aggiunti anche i problemi contemporanei.
Quindi, se vogliamo dirla tutta, in un certo senso per alcune persone l’ansia si è addirittura moltiplicata rispetto a quella che veniva avvertita in passato.
Ecoansia e malattia mentale
L’Ecostress che provano le generazioni odierne è del tutto giustificato. La paura della fine del mondo è sempre esistita e, al giorno d’oggi, si tratta di un’ipotesi molto più plausibile.
Il Pianeta è in continuo cambiamento, i rischi sono tantissimi, possono verificarsi in ogni momento e senza avvisare. Basti pensare all’arrivo del Covid-19, una pandemia che nessuno aveva previsto, oppure la guerra scoppiata tra Russia e Ucraina, un altro avvenimento che ha lasciato tutti senza parole.
L’angoscia e l’ansia sono sentimenti che l’uomo prova quotidianamente ma, in un contesto come quello che stiamo vivendo ora, diventano più difficili da gestire. Soprattutto per i più giovani, continuamente preoccupati e tartassati da notizie negative, è quasi inevitabile che una semplice emozione muti in qualcosa di più serio e invalidante a livello mentale.