La pandemia ci ha fatto riscoprire, in parte, anche l’amore per la natura e il rispetto dell’ambiente. In Italia l’ecoturismo è una tendenza sempre più in aumento.
Dopo la pandemia, nonostante alcune restrizioni e norme di sicurezza ancora in vigore, siamo finalmente tornati a viaggiare. I vari Paesi hanno cercato di promuovere il turismo, in questi mesi, puntando in molti casi su offerte innovative legate ad esperienze a contatto con la natura.
Questo è legato anche alla riscoperta dei luoghi a noi vicini, in particolare immersi nel verde, unica via concessa per uscire di casa nel lungo periodo del lockdown. In molti casi abbiamo imparato a rispettare maggiormente l’ambiente che ci circonda e, nonostante l’abbandono delle mascherine sia un problema ancora da risolvere, ci siamo convertiti a un turismo più sostenibile.
In Italia si è visto un vero e proprio boom dell’ecoturismo, in particolare legato alle esperienze green e alla ricerca di case fuori dai grandi centri per avere un contatto quotidiano con la natura. A fronte di un turismo di massa sempre crescente, soprattutto in alcune zone italiane, l’ecoturismo rappresenta un’opzione che sicuramente può aiutare a dividere i flussi e indirizzarli in modo migliore, anche considerando le norme di sicurezza previste per fronteggiare il virus.
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Grazie a un turismo green si ha un maggiore rispetto dell’ambiente ma si aiuta anche l’economia locale. A causa del Covid, il turismo è stato infatti uno dei settori più colpiti dalla crisi: è mancato quello proveniente da oltreoceano, fondamentale per alcune zone, mentre c’è stato un incremento del turismo di prossimità.
Turismo sostenibile: ecco come
Un turismo più sostenibile nel nostro Paese, è possibile? Se pensata come occasione per ripensare gli impatti negativi del turismo di massa, può portare sicuramente a soluzioni che sfruttino meno le risorse e che tutelino la biodiversità.
Proprio questo è un obiettivo fondamentale, che si può raggiungere attraverso varie soluzioni: dalla creazione e manutenzione delle aree protette all’utilizzo di energie rinnovabili, dalla costruzione di una Economia Circolare (a partire dal tema dei rifiuti) al rispetto della cultura dei luoghi in cui ci si reca per la propria vacanza.
Due esempi concreti a cui applicare queste soluzioni sono il turismo enogastronomico, che in Italia va per la maggiore, e il turismo per ricostruire i luoghi.
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Secondo il rapporto “Turismo Enogastronomico e sostenibilità“, ad esempio, i viaggiatori scelgono sempre più esperienze legate al cibo e al buon bere ma che abbiano una connotazione green: il 77% delle persone è infatti più propensa a visitare un’azienda di produzione se sostiene la comunità locale. Inoltre, la maggior parte dei visitatori gradisce se la struttura adotta un approccio green nella gestione dei rifiuti, utilizza carta riciclata e si rifornisce presso aziende che usano sistemi biologici o biodinamici.
Per quanto riguarda il turismo sostenibile che rigenera i territori, un esempio è ben visibile in Centro Italia: i viaggiatori danno il proprio contributo per aiutare cooperative, aziende agricole e strutture turistiche extra alberghiere che si trovano nelle aree colpite dal terremoto e dalla pandemia in Umbria, Marche e Abruzzo. Attraverso la campagna di crowdfunding “Alleva la speranza+” e la piattaforma di host sostenibili di Fairbnb.coop, si potrà quindi contribuire a rilanciare il territorio nell’ottica della sostenibilità.