Un rapporto stilato dalla Fondazione CMCC presenta la prima analisi del rischio climatico in area urbana: presa in esame la situazione in 6 città italiane.
Quanto sono influenzate le città italiane dal cambiamento climatico? Ondate di calore e alluvioni saranno i fenomeni con il maggiore impatto in area urbana, con conseguenze da valutare per affrontarle con soluzioni efficaci.
Il documento “Analisi del rischio: cambiamenti climatici in 6 città italiane“, stilato dalla Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), rappresenta il primo report integrato del rischio climatico in area urbana in Italia.
Tutte sono colpite, per lo più, da alluvioni e ondate di calore: lo abbiamo visto anche nell’ultimo periodo, dalle città del Sud Italia intrappolate nella morsa del caldo e degli incendi a quelle del Nord sconvolte da frane e nubifragi.
Analizzando le sei città italiane, il report vuole comprendere come queste ultime si stanno attivando per affrontare i fenomeni estremi legati al cambiamento climatico. Il documento parte da tre evidenze che accomunano le sei città: l’aumento delle temperature negli ultimi 30 anni, rischi crescenti per ondate di calore e alluvioni, riduzione delle conseguenze di questi eventi estremi grazie all’adozione di strategie di adattamento.
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Il documento parte dunque dalla situazione attuale delle sei città italiane, per comprendere il rapporto tra le aree urbane e i cambiamenti climatici ma anche elaborare scenari futuri. Inoltre, permette di pensare a una pianificazione e a strumenti di adattamento per contrastare i rischi.
“L’obiettivo è fornire uno strumento che, fondato sulle più recenti conoscenze scientifiche, possa contribuire a rendere le nostre città più pronte e preparate agli anni che stiamo vivendo e che vivremo, nel segno della sostenibilità e della resilienza“, ha spiegato Donatella Spano che lavora per CMCC e Università di Sassari.
Il report evidenzia che le temperature medie aumenteranno nei prossimi anni, arrivando a +2°C a fine secolo in uno scenario ottimista – ovvero se dovessero essere applicate politiche climatiche. Inoltre, ci sarà un numero maggiore di giorni molto caldi ogni anno. Ancora, i problemi legati agli allagamenti causati dal maltempo sono più forti nelle città a causa delle peculiarità dell’ambiente urbano.
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Per quanto riguarda le soluzioni messe in campo dalle singole città, in alcuni casi è in capo alle amministrazioni decidere come intervenire in quanto già dotate di competenze e capacità tecniche (Milano, Bologna, Torino) mentre in altri si collabora maggiormente con università e centri di ricerca per sviluppare le necessarie competenze (Roma, Napoli, Venezia).
Infine, gli strumenti per adattarsi al cambiamento climatico sono differenti a seconda delle varie realtà: dalle azioni istituzionali (politiche, leggi, economia) a quelle sociali (educazione, informazione, comportamenti), fino a quelle strutturali e fisiche (tecnologie, servizi, ecosistemi, ambiente costruito).
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