Nel National Kruger Park, in Sudafrica, un bracconiere è stato schiacciato e ucciso da un elefante. Il gesto disperato dell’animale per proteggere il branco.
Il bracconaggio è ancora diffuso in molte aree del mondo, nonostante sia una pratica crudele e consista di fatto in una forma di caccia illegale.
Sono tanti i cacciatori che si avventurano per ottenere trofei ma anche vendere a caro prezzo le parti del corpo degli animali brutalmente uccisi. In Sudafrica, nel Kruger National Park, un cacciatore di frode è stato ucciso nei giorni scorsi.
Un elefante ha praticamente schiacciato l’uomo, che probabilmente stava solo cercando di difendere il proprio branco dopo che il cacciatore aveva tentato di attaccarlo. Il cadavere del bracconiere è stato ritrovato dai ranger del parco, che si sono recati nella zona proprio nel corso di un’operazione anti-bracconaggio.
Secondo quanto riferito dalla stampa locale, il bracconiere avrebbe perso la vita mentre cercava di uccidere il pachiderma che lo avrebbe quindi schiacciato al fine di difendersi. Il telefonino della vittima è stato ritrovato a fianco del corpo, intatto e quindi consegnato alle forze dell’ordine.
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Altri bracconieri in fuga
Grazie all’analisi del cellulare della vittima, la polizia dovrebbe riuscire a risalire ai complici del bracconiere. Quest’ultimo sarebbe infatti stato in compagnia di almeno altre due persone, anch’essi partecipi della caccia illegale.
A spiegare la vicenda e i successivi sviluppi è stato il direttore del Kruger National Park, Isaac Phaahla: “Le indagini sembrano confermare quanto ipotizzato sin dal primo momento dai ranger. L’elefante avrebbe attaccato e i complici si sarebbero dati alla fuga“.
Lo stesso direttore del parco, inoltre, ha evidenziato la pericolosità dei cacciatori di frodo per la fauna locale. Un problema, questo, che porta un rischio molto alto per la biodiversità del parco: molte specie cacciate sono infatti a rischio estinzione.
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“Cacciare illegalmente nel parco è estremamente pericoloso e può costare la vita“, ha aggiunto il direttore del Kruger National Park. Un monito che dovrebbe servire a scoraggiare i bracconieri, che in questo caso hanno rischiato la vita.
Non solo, l’avviso aiuta anche ad evidenziare come questa pratica sia eseguita in modo totalmente illegale, risultando dannosa per l’ecosistema. Gli elefanti africani sono una specie considerata a rischio, secondo il WWF.
In 50 anni, la popolazione di questa specie è stata più che dimezzata: si tratta della perdita del 60% degli esemplari. Non sono gli unici animali in pericolo: anche i rinoceronti che abitano il parco rischiano l’estinzione, infatti si sarebbero ridotti del 70% in soli dieci anni.
L’avvenuto permette senz’altro di riflettere su pratiche di antica origine che, nel 2021, risultano ormai soltanto di vecchio stampo.