L’epidemia di salmonella ha colpito oltre 260 persone ma la fabbrica responsabile della situazione spera di riaprire a giorni.
Si è parlato molto dell’epidemia di Salmonella che ha colpito oltre 260 persone, tutti ormai siamo informati sull’accaduto. La paura che in molti avevano era riferita soprattutto ai più piccoli, i primi consumatori del prodotto considerato contaminato.
Durante il periodo delle feste di Pasqua, lo stabilimento dolciario situato ad Arlon, in Belgio, e appartenente all’azienda Ferrero, a causa di diverse problematiche generò una epidemia di Salmonella.
In seguito a varie indagini le forze dell’ordine scoprirono che era proprio la cioccolata ad essere contaminata e così l’azienda belga, ad Aprile, fu costretta a chiudere. Inoltre, tutti i prodotti realizzati all’interno della fabbrica incriminata furono subito ritirati dal mercato.
Ad oggi si parla di una possibile riapertura agli inizi di Giugno poiché sembra che la Ferrero stia sistemando i disguidi che hanno causato questo enorme disastro.
La situazione non è così semplice come si pensa poiché l’epidemia da salmonella generata dall’azienda Ferrero ha già colpito più di 200 persone non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti d’America.
Almeno 100 casi tra quelli riscontrati sono stati collegati alla cioccolata prodotta dallo stabilimento belga, e inoltre la maggior parte dei pazienti ricoverati aveva un’età inferiore ai 5 anni.
Si tratta di una questione molto delicata e pensare di poter riaprire una fabbrica, che ha da poco rischiato di generare un’epidemia globale, in un giorno è impensabile. I controlli da dover fare sono davvero moltissimi, soprattutto quelli che riguardano l’aspetto igienico-sanitario.
Le autorità competenti non possono in alcun modo rischiare che un avvenimento del genere si ripresenti nuovamente.
In molti si sono chiesti se questa epidemia da salmonella si sarebbe potuta evitare in qualche modo, ma anche in questo caso non c’è una risposta semplice da poter dare.
Già a Dicembre del 2021 e a Gennaio del 2022 furono rinvenute tracce di salmonella all’interno dei contenitori del latticello. Infatti, i primi pazienti furono ricoverati proprio agli inizi dell’anno in Gran Bretagna.
Probabilmente avrebbero potuto agire in maniera più tempestiva, evitando così di infettare oltre 200 persone, tra cui anche bambini. Ma le indagini continuano e sicuramente presto avremo più delucidazioni riguardo la questione.
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