Esistono davvero farfalle vampiro? Ecco tutta la verità | VIDEO

Colorate, notturne, diurne, con ali grandi o con ali piccole. Chi vedendo una farfalla non ne rimane affascinato. La loro leggerezza, la loro eleganza. Una creatura davvero bella, da fiaba. Eppure da oggi vi piaceranno meno.

Il mio ricordo di bambina legato alle farfalle è strettamente collegato alla nostra casa al mare. Avevamo un enorme giardino fiorito dove erano le sole protagoniste, per tutta la stagione estiva. Giorno e notte.

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Le farfalle sono dei meravigliosi insetti. Delicati, leggeri colorati. Sono davvero adorabili (foto pixabay)

Da allora sono stata sempre affascinata da questi meravigliosi e colorati insetti, che siano farfalle diurne o falene notturne. Il loro volo, la sensazione di libertà che mi da vederle, e sopratutto la consapevolezza della loro essere innocue, me ne dava una visione quasi romantica.

Il fatto che la loro vita fosse breve, dopo un lungo ciclo passato come larva e crisalide, le loro ali che non possono essere toccate senza che si rovinino, mi hanno sempre dato anche una sensazione di fragilità. proprio come il detto “delicata come una farfalla“.

I lepidotteri si nutrono di nettare, in primavera e in estate le si vede librarsi leggere sui fiori nel nostro giardino, nei parchi, e anche nei balconi. Chi non ha mai raccolto una crisalide e atteso la sua schiusa con trepidante eccitazione? Quasi tutti noi.

Le farfalle vampiro che si sono adattate a succhiare il sangue

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Esiste una particolare falena asiatica che si ciba di sangue (foto pixabay)

Si chiama Calyptra eustrigata ed è una farfalla notturna del sud-est asiatico. Niente di strano direte voi, ce ne sono tantissime e le notti estive le si vede volare intorno alle luci esterne. Hanno un corpo più tozzo rispetto a quelle diurne, ma sono comunque gradevoli.

Solo che non sono delle falene come quelle con le quali siamo abituati ad avere a che fare. Non si cibano di fiori notturni o di frutti. La loro particolarità è che la loro evoluzione le ha portate a cibarsi di sangue.

Alcune lepidotteri hanno da tempo abbandonato il nettare dei fiori per cibarsi di frutta marcia. La loro proboscide è più corta e più rigida, per riuscire a bucare con più facilità la buccia della frutta e cibarsi dei liquidi al suo interno.

In un qualche momento della loro evoluzione, quando probabilmente più individui si sono rivolti a questo tipo di alimentazione, un gruppo di falene ha fatto un nuovo salto evolutivo che le ha portate a cibarsi del sangue dei mammiferi.

Solo i maschi di questa specie hanno questa particolarità. Si pensa che lo facciano per riuscire a reperire più facilmente il sodio e gli aminoacidi che migliorano la qualità della spermatofora che durante l’accoppiamento viene trasferita alle femmine.

Di solito si cibano del sangue di tapiri, bufalimaiali, elefanti, cervi e muli. Uno studio ha però messo in evidenza che, in mancanza degli abituali mammiferi, si accontentano di bere anche il sangue umano.

Il numero degli esemplari che hanno questa particolare alimentazione è davvero bassa, e durante lo studio i volontari che si sono offerti per “donare” il loro sangue sono stati punti solo dopo che le falene avevano capito di non avere alternativa.

Non è quindi una situazione preoccupante. Le nostre notti estive continueranno ad essere disturbate solo dalle solite, seccanti, zanzare.

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