Il vulcano sottomarino ha avuto un’eruzione senza precedenti nei giorni scorsi. L’esplosione ha provocato tsunami sulle isole vicine. E’ la più violenta eruzione degli ultimi 30 anni.
Nei giorni scorsi, una violenta esplosione ha attirato l’attenzione di tutto il mondo. Si tratta dell’eruzione del vulcano sottomarino dell’arcipelago di Tonga, che si trova nell’Oceano Pacifico.
Il vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai ha mostrato tutta la sua potenza lo scorso sabato, 15 gennaio, e ha successivamente provocato uno tsunami che si è abbattuto sulla costa delle isole ed è stato avvertito anche a distanza di migliaia di chilometri.
Le immagini sono davvero impressionanti: l’isola viene in pochissimi secondi invasa da una nuvola di fumo e cenere, una colonna che si alza dal cratere del vulcano per migliaia di metri. Anche dalle immagini satellitari che arrivano dallo spazio, è stato possibile osservare questa violenta esplosione.
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Ora, la situazione nelle isole Tonga è particolarmente drammatica. I danni maggiori sono stati provocati dai maremoti scatenati dall’eruzione del vulcano, una grande montagna sommersa la cui caldera è coperta dalle acque dell’oceano.
L’esplosione del vulcano sottomarino
L’eruzione del 15 gennaio è seguita a un periodo in cui si sono verificate alcune esplosioni, a partire dal 19 dicembre 2021. Allora si era generata una colonna di fumo che aveva toccato i 15 mila metri di altezza, ma il fenomeno non aveva destato preoccupazione. Tanto che il magma fuoriuscito, nei giorni successivi, si era solidificato portando all’espansione dell’isola formata dal vulcano.
Nei giorni precedenti l’esplosione di gennaio, però, si erano mostrati segni di attività che avrebbero potuto suggerire una nuova eruzione: in particolare una alta colonna di fumo e numerosi lampi. Questi ultimi sono diventati circa una decina di migliaia di scariche elettriche tra il 14 e il 15 gennaio.
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L’eruzione che è seguita ha provocato, appunto, una gigantesca esplosione che è stata visibile anche dai satelliti. La nube di cenere avrebbe raggiunto un’ampiezza di diverse centinaia di chilometri e un’altitudine di 30 mila metri. E poi tsunami, onde anomale che hanno toccato le isole di Tonga: qui sono arrivate anche polveri e cenere.
L’eruzione del vulcano delle isole Tonga è stata definita la più violenta degli ultimi 30 anni. Secondo la Nasa, la sua forza esplosiva è stata ben 500 volte più potente di quella della bomba atomica sganciata su Hiroshima alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Per i soccorritori non è tuttora facile raggiungere le isole, dove una fitta polvere ha ricoperto case, strade, spiagge e foreste. Due delle isole minori sono praticamente distrutte, restano solo poche abitazioni in piedi e ci sarebbero già 3 persone morte.
Gli aiuti internazionali tardano ad arrivare, a causa della cenere che ha reso inagibile l’aeroporto di Fua’amotu. Sulle isole si sta diffondendo la preoccupazione anche per un’eventuale contaminazione delle acque e del suolo, anche perché la popolazione al momento è praticamente isolata dal resto del mondo.
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