L’Europa dice basta alla crudeltà: il mercato più florido ora dovrà cambiare

Basta crudeltà: l’Europa dice STOP! Bisogna trovare un compromesso per fermare queste barbarie. Presto il mercato cambierà.

Con molta probabilità non tutti ne sono a conoscenza ma esiste un documento che è stato redatto dalla commissione giuridica europea per la tutela del benessere degli animali. Ci riferiamo al Trattato di Lisbona del 2007, che riconosce gli animali come esseri senzienti, cioè capaci di provare dolore, paura, stress e molte altre sensazioni negative.

L'Europa dice stop alla macellazione senza stordimento preventivo
(Pixabay)

Inoltre, esistono delle norme specifiche contenute all’interno del Regolamento (CE) 1099/2009. Si tratta di un testo all’interno del quale vi è una volontà esplicita nel cercare dei compromessi accettabili al fine di riuscire a limitare il più possibile la sofferenza che gli animali provano durante la macellazione.

Tutto ciò è stato previsto non solo per la questione del benessere animale, bensì anche per tutelare la sicurezza dei lavoratori, e per ottenere una qualità della carne migliore. Il regolamento appena citato, prevede infatti l’obbligo di stordire gli animali prima che questi vengano abbattuti.

Quello di renderli incoscienti è un passaggio essenziale, così da evitare loro di soffrire durante la fase ultima della macellazione. Tuttavia, è stata prevista una clausola che tutela anche la libertà di religione. Infatti, in caso di macellazione rituale prevista per il culto ebraico o islamico, vi è la possibilità di procede senza la fase dello stordimento.

L’Europa divisa dal punto di vista della macellazione

Stordire l’animale prima di abbatterlo definitivamente consente di limitare la sua sofferenza, tuttavia come abbiamo detto poco fa per alcune religioni possono essere applicate anche misure differenti.

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Secondo le regole tradizionali di alcuni culti, gli animali possono essere macellati solamente se sono sani. Lo stordimento prevede che l’animale venga stordito con una pistola dalla quale fuoriesce un proiettile che lo colpisce proprio alla nuca. Questa tecnica uccide l’animale sul colpo, per la religione ebraica ed islamica è quindi considerato già morto e non può essere macellato.

Tuttavia, in Europa non tutti i Paesi ammettono la macellazione senza che venga prima effettuato lo stordimento. In particolare le zone in cui è vietato completamente sono: la Danimarca, la Svezia, la Slovenia e la Grecia.

Fuori dall’Unione Europea è invece vietato: in Svizzera, in Norvegia, in Islanda e in Liechtenstein.

È necessario trovare un compromesso

In Italia ci sono ben 168 strutture autorizzate per la macellazione secondo il rito islamico e 18 secondo la tradizione ebraica, in entrambi i casi quindi non viene effettuato lo stordimento preventivo agli animali.

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Per questa ragione, giuristi, docenti universitari e veterinari italiani hanno chiesto al Governo e al Parlamento di rivedere questa situazione. L’obiettivo è quello di cercare di raggiungere un compromesso che possa essere in linea sia con la tutela e il benessere degli animali, e sia con la libertà di religione.

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