Oggi esistono oltre 400 razze canine, moltissime modificate negli anni dall’uomo. Ecco come si sono evoluti i fedelissimi amici a quattro zampe in oltre 100 anni di storia.
Come si sono evolute le varie razze di cani? Se pensiamo a quante ne esistono al mondo, forse ci sembra difficile riuscire a rintracciare quelle originali. Anche perché l’uomo tende sempre di più a modificarle, alcune in particolare, per meglio adattarle ai suoi bisogni.
Pensiamo ai barboncini “toy” o ai chihuahua, cani di minuscole dimensioni che spesso vengono trasportati in borsetta per comodità e per essere sfoggiati. Oppure alle razze con caratteristiche fisiche esagerate, come i french bulldog dal muso schiacciato. E poi ci sono i cani “giganti“, quelli che fungono da guardia ma che spesso sono anche considerati dei grandi peluches da abbracciare.
Insomma, ad oggi esistono talmente tante razze di cane che è difficile capire quali siano quelle non toccate dall’uomo. Secondo alcuni studi, sarebbero solamente 10 le razze originali (parliamo di 10 mila anni fa) ma attualmente se ne contano oltre 400.
Negli ultimi 100 anni, l’uomo ha modificato in modo molto evidente alcune razze. Vediamo insieme quali e perché.
Esiste il “cane perfetto“? Non avrebbe senso chiederselo, eppure la smania dell’uomo di adattare le razze ai propri scopi e gusti estetici ci suggerisce il contrario. Negli ultimi 100 anni, infatti, sono stati molti i cambiamenti che gli esseri umani hanno scelto di apportare agli amici a quattro zampe.
Lo racconta molto bene il blog “Science of dog“, le cui immagini sono state rilasciate dal “Daily Mail“. Si tratta di un confronto molto diretto tra com’era una razza canina 100 anni fa e come si presenta oggi.
Tra le razze che sono state modificate molto dall’uomo c’è il bull terrier. Si tratta di un cane che oggi conosciamo con il muso estremamente allungato: a molti ricorda una “testa a uovo”. Nel tempo gli esemplari delle razze originarie vennero accoppiati con quelli di razze differenti, per renderlo sempre più adatto alla caccia e al combattimento. Oggi è soggetto a molte patologie proprio a causa delle continue modifiche genetiche che ha subito: sordità congenita ma anche malattie renali e della pelle.
E poi c’è appunto il bassotto, il cui aspetto è stato sottoposto a sempre più cambiamenti per essere più adatto alla caccia degli animali da tana. Collo e musi allungati, zampe molto corte che sono state selezionate e sfruttate per esaltarne le capacità di caccia, può soffrire di varie patologie come: ernia del disco, epilessia, atrofia progressiva della retina, otiti e infiammazioni alle orecchie.
Citiamo infine proprio il french bulldog, che è stato recentemente al centro di un appello da parte di associazioni e veterinari del mondo (insieme al carlino) per chiedere di non allevarne più. Queste due razze, infatti, sono state modificate dall’uomo per fini estetici. Ne è conseguito però un rischio maggiore di incorrere in una lunga serie di malattie come: allergie, displasia dell’anca, sordità, sindrome respiratoria brachicefalica, palato molle allungato, mielopatia degenerativa, problemi alla tiroide.
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