Il gruppo ambientalista Extinction Rebellion ha fatto irruzione, per protesta, a una sfilata di Louis Vuitton durante la Settimana della Moda di Parigi.
L’industria della moda, ormai è noto, è tra i settori con il maggiore impatto a livello ambientale. Dai metodi produttivi, all’impiego di risorse, fino agli stessi materiali utilizzati: sono ancora tanti i passi da fare per migliorare nel rispetto del nostro pianeta.
Da tempo, l’ambiente sta cercando di rendersi più sostenibile con soluzioni e una promessa di impegno che però sono ancora ben lontani dal portare a un’inversione di tendenza significativa. Per questo, la lotta degli ambientalisti non si arresta: gli attivisti sono spesso in prima linea per ricordare la necessità di intervenire al fine di cambiare il sistema.
Oltre alle azioni di sensibilizzazione rivolte alla popolazione, ci sono molte realtà che protestano attraversano manifestazioni d’impatto. Come quella che si è tenuta a Parigi, durante la Settimana della Moda, nel corso di una sfilata di Louis Vuitton.
Alcuni attivisti del movimento Extinction Rebellion, infatti, mercoledì 6 ottobre hanno fatto irruzione all’evento che si è tenuto al Louvre muniti di striscioni per denunciare quanto il consumismo sia legato all’estinzione.
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Gli attivisti al Louvre
Gli ambientalisti si sono appunto presentati all’evento della casa di moda francese, sfilando essi stessi in passerella tenendo ben visibili gli striscioni su cui c’era scritto “Overconsumption=Extinction” (consumismo=estinzione).
“Azione in corso alla sfilata di Louis Vuitton – ha scritto il gruppo francese sui social – Niente di meglio della Paris Fashion Week con il gruppo LMVH, simbolo della moda francese, per ricordare l’impatto di questa industria. Ciao Emmanuel Macron, quando legiferi su questo settore (e gli altri)?”.
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L’intervento della sicurezza ha allontanato i manifestanti, ma ormai l’azione aveva avuto l’effetto desiderato dal gruppo. Altri cartelli, inoltre, riportavano scritte con riflessioni d’impatto come “Fashion Change not Climate Change“. In totale, sono stati una trentina gli attivisti di Extinction Rebellion, Friends of the Earth e Youth For Climate che hanno preso parte alla protesta.
“L’obiettivo? Denunciare l’impatto climatico e sociale del settore della moda, ma anche l’inazione del Governo di fronte al settore a ruota libera – hanno scritto gli attivisti in un comunicato stampa – I militanti hanno portato svariati messaggi che riportavano: Climate is a Fashion Victim, No Fashion in a dead planet, LVMH-Macron: complici nell’inazione“.
All’esterno del museo, alcune modelle manifestanti indossavano maschere antigas e hanno sfilato in mezzo a una nube nera, simbolo dell’inquinamento fatto dai grandi marchi che perseguono nei propri affari ignorando la crisi climatica.
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