Chi l’avrebbe mai detto che uno degli uccelli più veloci al mondo è anche in grado di agire da vera e propria guardia del corpo? Non solo è in grado di gettarsi sulla preda, ma sa difenderla a spada tratta. Nello specifico, di chi è guardia del corpo il falco? Scopriamolo insieme
Il falco pellegrino è realmente l’uccello vivente in grado di superare velocità fuori dal comune. Per esempio, talvolta quest’uccello arriva a superare i 350 km/h. Oltre a questa sua dote, è largamente noto per essere uno degli uccelli da preda più ambiti di sempre.
Non solo, il falco pellegrino aiuta ad assolvere anche compiti di tipo sociale: è il caso degli aeroporti, dove la sua presenza permette di allontanare il pericolo derivante dagli uccelli, i quali facilmente finiscono per morire sotto i motori degli aeromobili.
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Insomma, la presenza del falco assume un ruolo per nulla marginale nella nostra società, così come per la “sua”. Già, perché è proprio di alcuni animali che il falco si rende difensore. Di chi parliamo?
Guardie del corpo, di chi?
Indubbiamente, un falco insegna un’essenziale lezione di vita ai suoi tanto cari colibrì. Nello specifico, i colibrì dell’Arizona, quando vengono attaccati dalle ghiandaie, sanno che verranno senza dubbio aiutati.
Difatti, i falchi assumono la veste di vere e proprie guardie del corpo dei fidati e innocenti colibrì, allontanandone le prede che vogliono rubare le loro uova. Ad aggiungere curiosità al legame già insolito che intercorre tra queste due specie, è proprio il fatto che i colibrì scelgono di porre il nido in maniera strategica.
Come? Semplice, nidificando proprio nei pressi delle postazioni dei falchi. Una bizzarria, questa, che ha confuso gli stessi ornitologi, i quali non comprendevano il vero motivo per cui i colibrì decidevano di raggrupparsi in prossimità dei falchi.
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Falco, amico fidato: perché questo fenomeno?
Le perplessità che stanno alla base di questa strana abitudine hanno portato gli stessi conservazionisti ad indagare sulla natura. La conclusione emersa risiede, ancora una volta, nel nostro ecosistema.
Nel momento in cui una specie non fa più parte di un ecosistema, si innescano fattori e situazioni che nessuno è in grado di prevedere. Ed ecco che nasce un legame alquanto inusuale tra un falco e un colibrì.
Non finisce qua. Uno studio pubblicato su Science Advances ha dimostrato che i simpatici colibrì possiedono una straordinaria intelligenza che, non solo permette loro di proteggersi in maniera così astuta, ma addirittura fa sì che essi vivano più a lungo e con maggiore qualità.
Anche i numeri dimostrano tale tesi: su 342 colibrì in osservazione, solamente il 20% ha scelto di creare il proprio nido fuori dalla zona di interesse dei falchi.
Dulcis in fundo, i minuscoli colibrì nemmeno interagiscono con i rapaci, pertanto subiscono il loro aiuto, ricevendo sicurezza e protezione in cambio della loro presenza.
Che dire, l’altruismo presente in natura sorprende persino gli esperti!
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