I cambiamenti climatici sono una pericolosa, amara realtà. Esistono però degli animali che possono essere i campanelli d’allarme di questa grave situazione, andando incontro ad una quasi certa estinzione nel giro di pochi anni.
I campanelli d’allarme che ci dicono che i cambiamenti climatici sono oramai un problema da non lasciare indietro sono tanti. Si va verso una prospettiva che vede tante specie animali e vegetali terminare per sempre la loro presenza su questa Terra.
Le farfalle sono forse tra gli insetti più sensibili alle variazioni climatiche, ambientali e all’inquinamento. I campi ormai sono pieni di pesticidi quindi per loro l’unica possibilità di sopravvivere è allontanarsi dai luoghi abitati e frequentati dall’uomo.
Come abbiamo visto precedentemente le farfalle sono in grado di fare degli interessanti balzi evolutivi. Un esempio è la farfalla vampiro, che per sopravvivere in un ambiente in cui il nettare e la frutta erano troppo utilizzati dai suoi simili, ha cominciato a bere sangue.
Ma non tutte le specie sono capaci di grandi cambiamenti, sopratutto quelle che hanno necessità di un clima particolare per vivere. Per loro gli stravolgimenti climatici diventano una condanna. Questo fa di loro delle sentinelle. Ci avvisano della catastrofe imminente.
Diciamolo, dopo aver scoperto l’esistenza della farfalla vampiro, la nostra fiducia verso i lepidotteri era davvero calata. Adesso però conosciamo lei, la Erebia pandrose, una farfalla dai colori caldi che ama invece le zone fresche.
La Erebia è una farfalla endemica degli Apennini, che dal 1977 non era più stata vista e se ne sospettava addirittura l’estinzione. Questo perché la si cercava nelle zone in cui era abitudine vederla.
Solo durante una spedizione fatta ad un’altitudine maggiore di quella solita, è stato possibile scorgerla di nuovo. La motivazione del suo viaggio verso l’alto è semplice. È andata verso il fresco. Lei è in insetto simbolo del cambiamento climatico.
Essendo abitudinaria delle zone fresche, l’Erebia ha semplicemente spostato la sua dimora più verso la cima dei monti. Questo le ha isolate dalle altre specie di farfalle, lasciandole vivere in piccole comunità.
Purtroppo le previsioni per lei non sono rosee. Con il costante innalzamento climatico, la farfalla sarà costretta a spostarsi sempre in zone più alte, fino ad arrivare al punto da non potersi spingere oltre perché non ci sarà più nulla. La sua situazione deve farci pensare.
Il destino di questo lepidottero è quello di estinguersi in pochi decenni. Questo dovrebbe essere la dimostrazione di quanto sia necessario fare qualcosa per cercare di salvarla, per evitare che un esemplare così bello debba dire addio alla vita.
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