Vi siete mai chiesti perché le ali delle farfalle sono così piene di colori, così diverse e uniche? Gli scienziati hanno indagato questa caratteristica: deriva da un gene “pittore”.
Nonostante appartengano alla famiglia degli insetti, spesso poco attraenti, le farfalle sono riconosciute in tutto il mondo come un simbolo di bellezza naturale. Le loro ali coloratissime, dalle infinite trame e sfumature, sono un vero e proprio capolavoro.
Un’opera d’arte che pare dipinta da un pittore….e infatti è così (più o meno)! Questi meravigliosi piccoli animali, negli anni, sono stati oggetto di numerosi studi che indagavano le loro caratteristiche così particolari. Inoltre, in tutto il mondo esistono progetti dedicati alla conservazione di questa specie.
Le farfalle rappresentano l’80% degli insetti che abitano il nostro pianeta, eppure sono una specie con una percentuale di popolazione a rischio estinzione insieme alle api. La loro scomparsa potrebbe determinare uno squilibrio negli ecosistemi, con conseguenze anche per altri animali tra cui i rapaci.
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E’ quindi fondamentale avere una conoscenza sempre più ampia di questo insetto, a partire da quelle che sono le sue peculiarità. Tra gli studi più interessanti condotti di recente, c’è quello che spiega proprio da dove derivano i bellissimi colori che caratterizzano le ali delle farfalle.
Dell’indagine sul colore delle farfalle si è occupato un team di ricerca internazionale, coordinato dal biologo Arnaud Martin della George Washington University. Lo studio è stato realizzato allo Smithsonian Tropical Research Institute di Panama e si è avvalso della tecnica Crispr.
Grazie a questo metodo, è stato possibile fare un’operazione di “taglia-incolla” del DNA delle farfalle e scoprire che i colori delle loro ali sono dati da un gene “pittore” che ha lavorato per quasi 60 milioni di anni.
Ritoccando il DNA delle farfalle, gli scienziati sono riusciti a comprendere come avvenga la colorazione: ovvero come è possibile che le farfalle abbiano così tante combinazioni di colori, forme e sfumature sulle proprie ali. Rimuovendo il gene “pittore”, che tecnicamente si chiama WntA e controlla lo sviluppo delle parti del corpo degli insetti, i ricercatori hanno osservato che i colori venivano alterati.
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In particolare, togliendo quel gene, la farfalla diventava grigia sia sulle ali sia sul corpo centrale. Questo ha consentito al team di ricerca di verificare che i diversi schemi seguiti dalle differenti specie di farfalle, ognuna coi propri colori e disegni, dipendono da un unico tema comune. A partire da questo, si generano le variazioni dei colori delle varie specie e dei singoli esemplari.
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