Febbre, ma tampone negativo: Omicron, la Nuova variante Covid che si allarga a macchia d’olio rivela ‘brutte sorprese’, ecco perché prestare attenzione
Da quando il Covid è entrato ufficialmente nel nostro paese, ne abbiamo viste di cotte e di crude: virologi sempre più in conflitto tra loro, varie tesi e ipotesi mai del tutto chiare, cittadini sempre più in confusione che non avevano idea di come fronteggiare l’infezione e i vari contagi. Lockdown, semi-lockdown e poi ancora Green-pass e consiglio spassionato di vaccinarsi per poter evitare nuovi contagi
Dopo due anni abbondanti purtroppo siamo ancora qui a porci le stesse domande, ma con qualche dubbio in più ovvero lo sviluppo di varianti, forme mutate del virus nel suo patrimonio genetico che nei fatti lo rendono diverso da quello originario. Nonostante la variante indiana sia l’ultima a destare sospetto, la Delta, è in realtà quella Omicron a preoccupare poiché molto più veloce nella diffusione e nel contagio.
Nel contempo però sembra che i sintomi della malattia siano molto più lievi e meno ‘preoccupanti’, ciò non significa prenderla sottogamba. Eppure, con la diffusione dei tamponi rapidi sempre più persone si stanno ponendo nuove domande, una tra tutte che sta letteralmente mandando in tilt il ‘sistema’.
Perché se ho la febbre e i sintomi il tampone risulta negativo? Questo è il quesito che negli ultimi giorni sta quasi facendo il giro del mondo, ovviamente in modo del tutto lecito. La scienza al momento non ha risposte concrete, ma qualche ipotesi potrebbe farci comprendere meglio questa nuova situazione!
I tamponi rapidi sono stati immessi nel mercato per poter sopperire alle interminabili file degli HUB vaccinali di ogni città, rendendo tra l’altro molto più fruibili le segnalazioni all’ASP. Si tratta di un vero e proprio dispositivo medico che può essere utilizzato in casa propria, prelevando un campione di muco o saliva, immetterlo in una soluzione già preparata e versata in una boccettina attendendo infine l’esito dopo averla versata sul classico slot. Nel giro di 15 minuti sapremo quindi se la malattia abbia fatto il suo corso infettandoci oppure no, vale a dire ‘essere positivi o negativi’.
Nonostante la comodità dei tamponi rapidi però, sempre più persone negli ultimi periodi, specialmente da quando le varianti Delta e Omicron sono in diffusione, hanno riscontrato la presenza di febbre e sintomi tipici della malattia, ma con risultato negativo da parte del tampone. La brutta sorpresa sta poi nel constatare che in realtà si è comunque positivi. Perché?
Il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università di Milano conferma quanto sia fondamentale ripetere un nuovo tampone, possibilmente molecolare, a distanza di 24 ore dal primo poiché quelli rapidi o i classici eseguiti in farmacia sono meno sensibili pertanto non è raro imbattersi in un falso negativo. Le nuove varianti tuttavia non stanno dando prove concrete, ma solo ipotesi sul perché i tamponi risultino negativi nonostante la presenza di sintomi, una tra queste potrebbe essere la possibilità che non si accumulino nel naso, quindi il test non riesca a dimostrare eventuale presenza del virus. Vi è quindi il bisogno di attendere ulteriori studi prima di poter dare risposte più concrete.
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